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Debito Ato3, Basile replica: “Il Pd stia sereno, i conti sono in ordine” VIDEO

di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico

MESSINA – “Non so cos’abbia detto il Pd, ma non è un credito che vanta l’Ato”. Il sindaco Federico Basile risponde alla conferenza stampa convocata dai consiglieri del Partito democratico Felice Calabrò e Antonella Russo, in merito alla nota inviata dal liquidatore di Ato3 su un debito di oltre 15 milioni che il Comune avrebbe nei confronti della vecchia azienda.

Basile: “Credito non ha ragione di essere vantato”

Il primo cittadino, che tra poche settimane sarà di fronte alla Corte dei conti, spiega: “C’è una partita a 3 perché c’è anche la Messinambiente fallita. Di Ato3 il socio ha chiesto il fallimento e in questo anno non è stato fatto. Questo è un credito che probabilmente non ha ragione di essere vantato e su questo sono stati fatti approfondimenti. Il Piano di riequilibrio non individua quelle somme perché la stessa Corte ci aveva spiegato che non vanno inserite e abbiamo dei fondi che possono cautelare questo rischio. Il commissario liquidatore aveva mandato di mettere in fallimento l’azienda e non l’ha fatto, sono convinto che in 3 o 4 anni avrebbe potuto fare qualcosa”.

Il sindaco: “Rispetto al 2017 una situazione diversa”

“Nel 2017 ero ancora revisore dei conti – continua Basile – e il collegio ha l’onere di asseverare la nota informativa che riporta crediti e debiti delle società che vengono inserite dai propri collegi sindacali. Quello è un atto di natura diversa rispetto all’inserimento nel piano di riequilibrio. Non è semplice spiegare ma sono cose differenti. Oggi c’è una situazione diversa soprattutto in considerazione della nota che ci ha inviato la Corte dei conti nel 2021. Sono inoltre convinto che la liquidazione debba essere portata avanti in maniera dinamica. Stiamo intanto predisponendo la risposta alla Corte dei conti con il piano rimodulato nel febbraio 2022”.

C’è da preoccuparsi? “Assolutamente no. Anche perché il Comune di Messina ha risorse per oltre 16 milioni di euro, non solo si è pagato il debito ma si sono accantonate somme per risolvere situazioni che sono sicuro non ci saranno”.