MESSINA. Un piccolo laboratorio simile ad una pasticceria, ma con una caratteristica particolare, fra le piastre e le impastatrici si fabbricano particole, meglio conosciute come ostie, che una volta consacrate vengono somministrate ai fedeli durante il rito della comunione. Una scommessa vinta quella di Luca e della moglie Lidia, i quali sei anni fa hanno intrapreso questo progetto, nato e portato avanti parallelamente all’organizzazione del loro matrimonio, due scelte che hanno cambiato radicalmente la loro vita: “L’idea è nata per caso durante una chiacchierata con il mio parroco” – ci racconta il titolare Luca Mancuso Prizzitano – “Ai tempi lavoravo in un’impresa di lavori stradali, confrontandomi con mia moglie abbiamo deciso di provare ad avviare questa nuova attività”. È nato così l’ostificio San Giuseppe, impresa che oggi serve una ventina di parrocchie ed è l’unico laboratorio di questo genere nella provincia di Messina, uno dei pochi in Sicilia. Negli anni alla squadra si è aggiunta Roberta, una ex pasticcera che nelle fasi della produzione si occupa dell’impasto.
La lavorazione delle ostie comincia impastando acqua e farina, la soluzione viene versata in una piastra che la indurisce e ne stampa la figura, successivamente viene tagliata e imbustata. In un giorno vengono prodotte circa 30 mila particole.
“Il pensiero che dal nostro lavoro vengano fuori le ostie per la messa, particole che una volta consacrate rappresentano il corpo di Cristo, è per noi emozionante” – l’inizio non è stato certo facile per Luca, ma insieme alla moglie non ha mai mollato – “Il progetto è nato come famiglia e insieme ci siamo fatti forza, siamo entrambi scout e l’idea di fare strada insieme ci ha aiutato tanto. A chi vuole intraprendere una piccola attività imprenditoriale, dico di crederci e non accettare scorciatoie, il lavoro è un valore, la passione e il rispetto delle regole alla fine portano sempre ad ottenere il giusto risultato”.