Cronaca

Finale di Champions a Reggio, Condipodero: un bel sogno… – VIDEO

Ieri e poi oggi decine e decine di commenti, telefonate, messaggi WhatsApp per sviscerare e commentare la “notizia del giorno” a Reggio Calabria: la lettera con cui il sindaco Giuseppe Falcomatà ieri pomeriggio ha avanzato la candidatura di Reggio Calabria, e segnatamente dello Stadio comunale “Oreste Granillo”, a ospitare la finale di Champions League Manchester City-Chelsea in programma il 29 maggio prossimo dopo la rinuncia di Istanbul, icona della Turchia.

Moltissimi, va pur detto, sono stati i commenti “all’arsenico”: sul senso di proporre una città problematica per un evento di caratura planetaria come la finale di Champions. Come pure sull’effettiva idoneità del “Granillo” a ospitarla a norma di regolamento, sulla necessità in caso d’esito positivo d’interventi urgentissimi sull’esterno e sull’interno della struttura sportiva e sulle aree circostanti…

Maurizio Condipodero
presidente del Coni Calabria

Noi di Tempostretto stamattina abbiamo chiesto un parere particolareggiato al presidente regionale del Coni, un reggino “doc” come Maurizio Condipodero. Che ha risposto “a cuore aperto”, senza tatticismi, come vedrete nel nostro contributo filmato.
Un bel sogno, la finale di Champions League nella città dello Stretto. Poi, una manciata di minuti va, il ritorno alla realtà che ha il feeling di una doccia gelata: l’Uefa ha scelto la città che avvicenderà Istanbul per il prestigioso match. E non sarà Reggio Calabria, ma la portoghese Oporto.

«Anche se non ho dubbi che la sua città, splendida e molto ricca culturalmente, sarebbe un luogo perfetto» per ospitare una gara seguitissima e cruciale come la finale di Champions, «purtroppo non sarà possibile per noi accettare la sua gentile offerta – ha fatto sapere al primo cittadino reggino il presidente dell’Uefa Aleksander Čeferin – poiché abbiamo già preso un accordo diverso. Tuttavia ricorderemo la sua cortese disponibilità e il suo gentile invito».
Beh, comunque, sognare per qualche ora (pochissime, in verità) è stato bello.
E anche gratis…