Cultura

La Divina Commedia in punta di penna: la mostra di Giovanni Guglielmo su Dante VIDEO

Di Giuseppe Fontana e Silvia De Domenico

MESSINA – Opere interamente disegnate con la china, tavole che rappresentano tutto Dante. Il cammino della Commedia dantesca, tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, va in scena al Palacultura grazie a una mostra che porta la firma di Giovanni Guglielmo. “La Divina Commedia in punta di penna” è un lavoro immenso, fatto di 70 tavole, per raccontare una delle opere letterarie più famose e apprezzate di tutti tempi. La particolarità del lavoro dell’artista, però, non sta soltanto nella tipologia di mezzo usato e nella fantasia espressa, ma anche nel ruolo fondamentale giocato dal lockdown nella realizzazione di tutti i quadri.

Giovanni Guglielmo: “Sono emozionato”

“Ho avuto l’idea di rappresentare Dante in occasione del 700esimo anno della sua morte. Poi è capitato il lockdown e restando a casa ho avuto l’opportunità di illustrare tutti e 100 i canti – ci racconta Giovanni Guglielmo – Sono emozionato perché non facevo mostre da almeno un ventennio. Ciò che ho letto mi ha suscitato queste immagini, io non sono un letterato ovviamente ma per me è stato facile immaginare alcune scene. Ogni canto è diverso dall’altro, così come ogni tavola: questa è la mia idea. E c’è voluto un anno”. Tutto è partito però da un altro libro: “L’input me l’ha dato Se questo è un uomo di Primo Levi. Lì ho visto l’inferno. Poi stando in casa ho potuto lavorare meglio: 100 fogli, una boccetta di inchiostro e una penna da bagnarci dentro”. La mostra sarà visitabile fino al 10 dicembre.