Le storie

VIDEO La tradizione della zampogna peloritana, come nasce una “ciarameddra”

La tramontana soffia fredda tra i pini, il mare dello stretto increspato in lontananza. Don Pietro siede al tavolo del suo “ufficio”, le pareti sono le colline della sua Mili, il tetto i rami di un ulivo secolare. Pietro Costantino costruisce zampogne e “friscaletti” da quando era bambino, arte imparata da autodidatta carpendo il segreto dai maestri artigiani.

Oggi, ad 81 anni, non ha smarrito la sua passione, il desiderio sarebbe tramandare il segreto del suo mestiere a qualche giovane: “Ma solo se ha piena volontà e passione” ci racconta “altrimenti preferisco portare il segreto con me per sempre”. Lo abbiamo incontrato nel luogo in cui passa le giornate, il suo podere in contrada Cummarà, tenuta battuta dal vento a ridosso del crinale dei peloritani. Tra ricordi e aneddoti, un dialogo umano e sincero, in cui ci ha spiegato come nasce una “ciarameddra”: “Perché sui peloritani è questo il suo nome, non dimenticatelo mai”