MESSINA – La senatrice Nunzia Catalfo, ex ministro del lavoro e delle politiche sociali durante il secondo governo di Giuseppe Conte, ha raggiunto (in treno) Messina per sostenere la candidatura di Franco De Domenico a sindaco della città. La coalizione di centrosinistra gioca un’altra carta importante, una big della politica in forze al Movimento 5 Stelle, arrivata in riva allo Stretto anche per parlare del reddito di cittadinanza, dopo le critiche ricevute da Giorgia Meloni.
“Si va verso amministrative che sono importanti per il Comune di Messina, perché possono rappresentare un cambiamento vero per la città – ha dichiarato la senatrice Catalfo, prima di iniziare il suo giro tra i villaggi nel caldo sabato pomeriggio di ieri -. La coalizione è aperta al confronto, ascolta i cittadini e sta fondando la campagna elettorale su un progetto su confronto e ascolto, andando nei quartieri e parlando con le persone. La volontà è di costruire un progetto che faccia rimanere i siciliani e i messinesi nella loro terra, per un futuro serio per Messina”.
Poi il passaggio chiave sul rdc, criticato dalla Meloni ma a livello nazionale anche dai partiti di centrodestra: “Il reddito di cittadinanza è una misura giusta, necessaria per il nostro Paese, che soprattutto nel sud e in città come Messina è stata importantissima anche in pandemia. Definirla come una misura da abolire, come fatto da Giorgia Meloni ma anche da buona parte della destra, così come definire i giovani che percepiscono il reddito dei parassiti è molto grave. Abbiamo necessità di aiutare chi è in difficoltà. Ci sono più di 500mila siciliani che percepiscono il reddito. Bisogna investire sulla nostra terra, su nuovi progetti per il Comune di Messina e sui giovani, che non sono affatto parassiti. In tanti lasciano la Sicilia perché non c’è stato un governo a livello locale o regionale che abbia mantenuto l’economia florida. Urge invertire la rotta per far sì che i giovani riescano a portare avanti il proprio progetto di vita senza dover andare via”.
“Messina è importante per la coalizione ma anche per i siciliani – ha poi concluso, analizzando nuovamente la situazione in chiave politica -. In questi anni di amministrazioni comunali e regionali da parte della destra non è cambiato nulla. Anzi c’è stato un fermo rispetto a iniziative di legalità ed economia. Bisogna cambiare rotta e investire in un nuovo governo, sia a livello comunale che regionale. Spero che i messinesi e i siciliani siano stanchi di ascoltare promesse che poi non vengono mantenute e che finalmente abbiano voglia di investire in un progetto serio. Un progetto che ha funzionato anche a livello nazionale. Pensiamo ai 200 miliardi che sono arrivati con il Pnrr, dovuto a progetti andati avanti dal governo Conte II. Ora bisogna riuscire a governare anche in queste città e nella Regione siciliana per far sì che anche il sud sia a pari passo con le altre Regioni d’Italia”.