Politica

Messina, Cardile: “Piano di riequilibrio e debiti fuori bilancio tra le priorità del Consiglio da qui alle elezioni” INTERVISTA

di Carmelo Caspanello (riprese Silvia De Domenico, montaggio Matteo Arrigo)
MESSINA – Il Consiglio comunale, dopo le dimissioni del sindaco Cateno De luca, è rimasto in carica. E lo rimarrà sino alle prossime elezioni. Ci sono temi delicati sul tavolo, dal Piano di risanamento ai debiti fuori bilancio. Il presidente dell’Assemblea, Claudio Cardile, auspica “collaborazione leale” con il commissario straordinario Leonardo Santoro e i due “vice” Mirella Vinci e Francesco Milio.

“Da qui alla data delle elezioni – esordisce Claudio Cardile – si possono fare tante cose, a cominciare dai debiti fuori bilancio, che stanno nuovamente arrivando. C’è poi la questione legata al nodo del Piano di riequilibrio, bisogna capire come procedere, certamente di concerto con il commissario straordinario. Finalmente auspico una collaborazione leale tra gli organi di questo Palazzo”.

Il commissario Leonardo Santoro ha parlato di “una infezione ampia” ed ha detto che si apre una pagina nuova per quanto riguarda i rapporti istituzionali all’interno del Palazzo.

“A mio avviso le parole del commissario sono state chiare anche se ognuno può interpretarle. In questa città si è vissuto solo nello scontro ed è ciò che i cittadini hanno visto in tre anni. Solo scontro, offese e attacchi tutti i giorni. Auspico che questi mesi che ci separano dalle elezioni invece siano caratterizzati dalla sobrietà e dal lavoro silenzioso perché a volte è bene fare senza dire…”

Presidente, viene accusato dall’ex sindaco Cateno De Luca di non aver portato in Aula la Relazione annuale.

“Ormai è un suo cavallo di battaglia. L’assessorato agli Enti locali è stato chiaro su questo punto: mi invitava a convocare eventualmente di nuovo. Ma l’esito sarebbe stato uguale al precedente, in una situazione in cui il sindaco ha addirittura ceduto tutte le sue deleghe proprio per evitare il confronto con il Consiglio comunale, non vedo il perché il Consiglio comunale avrebbe dovuto riconvocare una seduta per discutere sulla relazione del sindaco. L’atteggiamento dell’Aula quella sera è stato emblematico di quello che è il giudizio sull’attività del sindaco”.