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Messina, da beni confiscati alla mafia a sedi di associazioni benefiche VIDEO

Hanno trovato “casa” in locali confiscati alla criminalità una ventina di associazioni ed enti sociali che tutti i giorni sono impegnati ad aiutare chi ha più bisogno. Dalla Croce Rossa italiana all’Associazione dei Carabinieri, dalla società sportiva alla onlus che si occupa di disabili, sono diverse le sigle del terzo settore che ieri si sono finalmente viste assegnare gli immobili confiscati a Messina, resi finalmente disponibili grazie alla collaborazione tra la Prefettura e il Comune attraverso la Patrimonio Spa, che li ha resi fruibili e pubblicato il bando per l’assegnazione.

Un percorso cominciato e spinto dalla ex Prefetta di Messina Carmela Librizzi, e implementato e finalmente portato a compimento dall’attuale rappresentante del Governo, Cosima Di Stani, che ha partecipato alla consegna delle chiavi e la firma dei “contratti” con le associazioni, avvenuta a Palazzo Zanca. Diciannove gli immobili disponibili, dislocati in varie parti della città.

Al complesso Parnaso, per esempio, un appartamento sequestrato diventerà sede della SIM, la sigla dell’Arma presieduta dal luogotenente Maurizio Mastrosimone che si occupa di assistenza ai bisognosi, anche se non familiari di carabinieri. Particolare attenzione è stata riservata alle realtà che operano nelle zone più difficili della città, come il Comitato Provinciale del Centro Sportivo Italiano che realizzerà un CAF sportivo a Giostra-Ritiro. Nell’intervista spiega come il presidente del Comitato Santino Smedile.

Servizio di Alessandra Serio e Matteo Arrigo