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Messina e le dimissioni del sindaco, Cardile: “Anni complicati” VIDEO

di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana

MESSINA – A scanso di novità dell’ultim’ora e con il calendario dei saluti già fissato, il sindaco di Messina Cateno De Luca si dimetterà lunedì 14 febbraio e per Messina, politicamente parlando ma non solo, comincerà un periodo diverso. “Tre anni, quasi quattro, complicati – ci ha raccontato il presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile – perché è stata una situazione anomala con un sindaco senza alcun consigliere in Aula. Ciò nonostante i numeri di questo Consiglio sono chiari, leggibili e chiunque li può interpretare. L’anno scorso, nel 2021, siamo arrivati a poco meno di 700 delibere: capite la mole di lavoro che c’è stata. A dimostrazione che questo Consiglio comunale non ha ostacolato nulla, forse potrebbe essere accusato al contrario di essere stato molto disponibile”.

Cardile parla di pandemia e prossimo sindaco

Con Cardile abbiamo parlato anche di futuro e del prossimo sindaco. Potrebbe essere qualcuno che attualmente siede all’interno del Consiglio comunale? “Sì, potrebbe anche uscire un nome, come candidato. Perché no”. Poi una riflessione sulla difficoltà della pandemia: “Per fortuna non ci siamo mai fermati per colpa della pandemia. Certo, nessuno di noi quando si è candidato pensava di dover affrontare qualcosa del genere ma l’abbiamo fatto con regole rigide e attenzione. Tante cose potevamo fare meglio – ha poi proseguito – e tante cose abbiamo fatto bene. Il grande merito va alla serietà dei componenti che a prescindere dalle posizioni partitiche è riuscito ad esitare un grande numero di delibere. Pensiamo ai debiti fuori bilancio, c’è chi dice che sia un atto dovuto e per alcune sicuramente lo è. Però in queste delibere sono stati previsti abbattimenti, rateizzazioni, consentendo agli enti di risparmiare”.

E sui toni dice: “Auspico un ritorno alla normale dialettica”

“Io auspico – ha poi concluso Cardile, parlando di un tema caldo di questi mesi, i toni sproporzionati con cui si è vissuto lo scontro tra Amministrazione e Consiglio – che si torni alla normale dialettica tra un sindaco e il Consiglio comunale. Chiaro che in una situazione in cui i toni sono sempre questi, di scontro continuo, non si possa lavorare in tranquillità”.