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Messina paranormale, alla scoperta di luoghi infestati: “Ma non siamo acchiappafantasmi” VIDEO

MESSINA. Una pagina Facebook seguitissima, tantissimi contatti e costanti indagini sul territorio. Sono i ragazzi di Map (Messina attività paranormali), semplici appassionati di manifestazioni extrasensoriali che tentano di dare una soluzione scientifica a fenomeni apparentemente inspiegabili.

Presenze e luoghi abbandonati

Fantasmi, apparizioni, oggetti che si spostano da soli, luoghi infestati dagli spiriti. Cosa nasconde la città di Messina? Esistono dei posti legati a storie molto particolari. Abbiamo seguito il gruppo di Map sul campo, alle prese con alcune rilevazioni in un luogo abbandonato della città. Piove, intorno solo vegetazione e rovine. Dalla macchina vengono scaricate le valigette con l’attrezzatura necessaria alle indagini. Ci troviamo al “Castellaccio”, antica costruzione di origine spagnola, trasformata più volte negli anni, fino al totale abbandono di oggi.

“La mia passione è nata una decina di anni fa proprio in questo posto” – ci racconta il fondatore del gruppo Giuseppe Coppolino – “Mi trovavo qui a scattare delle foto per raccontare alcuni luoghi abbandonati. Una volta tornato a casa, visionando il materiale, ho scoperto che in una finestra si notava una sagoma, presenza che io al momento dello scatto non avevo visto”.

Negli anni Giuseppe decide di approfondire gli studi sulla materia del paranormale, allargando i rilievi anche ad altri posti della città: “Messina è una città potenzialmente molto esoterica, avendo avuto una storia fatta di catastrofi e vittime, ad esempio il terremoto del 1908”. I ragazzi di Map realizzano indagini con l’ausilio di apparecchiature elettroniche, come telecamere ad infrarossi, registratori e rilevatori di onde elettromagnetiche: “Non siamo acchiappa fantasmi, cerchiamo solo di indagare, anche scavando alla ricerca di storie su possibili presenze, morti violente, omicidi. Non ci occupiamo di magia”.

“C’è una piccola parte di fenomeni inspiegabili”

Molte sono le persone che si rivolgono al gruppo Map per presunte presenze in case o altri luoghi: “Nella maggior parte dei casi, il sentire un rumore o avvertire presenze è solo frutto di suggestione o di fatti spiegabili, come tubi rotti all’interno dei muri, mobili vecchi che scricchiolano, lampadine difettose. Tuttavia c’è una piccola parte di fenomeni inspiegabili, quello è il confine tra la scienza e il paranormale”. Nelle stanze del Castellaccio i ragazzi hanno documentato più volte fenomeni “strani”, come voci ed ombre: “Questo non vuol dire che esiste di sicuro qualcosa di sovrannaturale, siamo in un settore condizionato da tantissimi fattori, come i campi elettromagnetici. Noi non cerchiamo fantasmi, studiamo semplicemente la storia dei luoghi, facciamo delle ipotesi e cerchiamo di dare una spiegazione più razionale possibile”.