Lavoro

Messina. Pulizie Atm, riesplode la protesta VIDEO

Servizio video di Matteo Arrigo

MESSINA – Ancora in primo piano il servizio di pulizia di autobus, tram e locali di Atm spa. Questa mattina è scattata la protesta dei lavoratori davanti alla sede della Partecipata. “L’appalto – spiega Vincenzo Capomolla, delegato di Sgb (Sindacato generale di base) – è in scadenza a fine febbraio e nessun bando di gare è alle porte, con Atm che si rifiuta persino di incontrare i lavoratori”. La vertenza va avanti da mesi.

“Pochi lavoratori con contratti da poche ore – evidenzia Capomolla – che da anni si occupano del servizio in appalto, prima con la vecchia Atm ed ora con la spa. I lavoratori che svolgono un servizio pubblico, di responsabilità comunale, sono costretti a scendere in piazza facendo emergere non solo il trattamento contrattuale di poche ore, anche meno di 10 settimanali e con precariato a go go – prosegue il sindacalista – che in questi mesi siamo riusciti a migliorare, ma anche il poco tempo a disposizione per un servizio adeguato alla città, tra l’altro in piena pandemia. A settembre l’accordo sottoscritto con il sindaco De Luca, oltre che con Atm spa, che assicurava la continuità lavorativa per gli operatori con la previsione di un nuovo bando alla scadenza dell’attuale. Ed i lavoratori che decidono di stringere i denti.

Ed allora, tutto risolto? No, perché l’appalto sta scadendo ma non c’è traccia del nuovo bando, Atm si è dotata di attrezzature specifiche, ha assunto e si accinge ad assumere personale per tali mansioni, tra l’altro per la prima volta solo con selezioni under 30 che di fatto escludono le maestranze attuali, che si rifiuta persino di incontrare. Un atteggiamento padronale che ci riporta indietro di decenni, difronte a lavoratori in pieno allarme per il posto di lavoro ed in quello che è e continua ad essere un servizio comunale. Si può?. Per questo non solo oggi siamo scesi in piazza davanti ad Atm e Comune, ma abbiamo già presentato una richiesta d’incontro al Consiglio comunale ed al sindaco De Luca. Basta giochini sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie”.