Cronaca

Operazione “Bis”, oltre 100 fatture pagate 2 volte. VIDEO

Un istituto radiologico di Siderno e oltre cento prestazioni pagate due volte. La richiesta di rinviare a giudizio 19 persone. Questo il nerbo dell’operazione “Bis” posta in essere dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria e coordinata dalla Procura reggina. A indagare, nello specifico, il procuratore aggiunto Gerardo Dominjanni e i pm Giulia Scavello e Marika Mastrapasqua.

Tra i soggetti in capo ai quali pende la richiesta di rinvio a giudizio, i vertici dell’Asp di Reggio Calabria, l’assessore regionale alla Sanità nel periodo di riferimento e l’ex assessore regionale al Bilancio con la Giunta di Mario Oliverio, Maria Teresa Fragomeni. In seguito agli accertamenti del Nucleo di Polizia economico-finanziaria delle Fiamme gialle reggine, l’addebito di duplicazione di pagamenti per circa 4 milioni di euro ha già portato al sequestro di beni per la medesima somma.

I reati contestati sono falso ideologico e truffa aggravata: con la transazione stipulata nel 2015, l’istituto diagnostico e l’Azienda sanitaria provinciale reggina “chiudevano” a 8 milioni di euro, mentre circa metà dell’importo in realtà era già stato versato a seguito di procedimenti esecutivi. Ma nei confronti del rappresentante legale del laboratorio sidernese viene mossa pure l’accusa d’autoriciclaggio per poco meno di un milione e 400mila euro. Somme provento di truffa, trasferite al fine di “ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa” del denaro. Frodati, secondo l’accusa, anche 110mila euro d’Irap dovuti al Fisco.

Contestato ai dirigenti dell’Asp reggina anche il danno erariale prodotto per via dei 4 milioni di euro “duplicati” indebitamente, sul quale sarà la magistratura contabile ad approfondire.