Cronaca

Operazione “Marracash”, decisive le intercettazioni – VIDEO

Operazione “Marracash”, in ragione dell’ordinanza relativa al blitz sono state eseguite 8 misure cautelari: quattro misure di custodia cautelare in carcere, due divieti di dimora e due obblighi di dimora con contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Lo evidenzia, nelle dichiarazioni a margine dell’operazione, il comandante della Compagnia di Gioia Tauro dei Carabinieri, capitano Andrea Barbieri.

Complicità

Tra i dettagli oggetto di specifica, la nazionalità gambiana di due degli indagati (italiani gli altri 6). E soprattutto il frangente che un’italiana addetta al front-office della Tendopoli e un gambiano addetto alle pulizie, a fronte di quantitativi di marijuana da parte dell’altro cittadino del Gambia indagato, contribuivano a spacciare dentro il sito e fuori.
Dal novembre 2019 al giugno 2020, circostanziate almeno 55 cessioni di marijuana.

Importanti i pedinamenti

Il maresciallo maggiore Francesco Vadalà, comandante della stazione di San Ferdinando, pone in evidenza che se molto rilevanti sono risultati i «servizi d’osservazione, controllo e pedinamento» nei confronti degli 8 indagati, hanno svolto un ruolo decisivo la videosorveglianza e le intercettazioni telefoniche e ambientali nelle “piazze” di spaccio individuate: la Tendopoli di San Ferdinando e le campagne sanferdinandesi.

Tempostretto rende disponibile il filmato relativo alle dichiarazioni audiovideo rese,a margine dell’operazione “Marracash”, in ordine dal capitano Andrea Barbieri e poi dal maresciallo maggiore Francesco Vadalà