Cronaca

Parco Aldo Moro, ecco il progetto da 2 milioni per restituirlo alla città VIDEO

Servizio di Silvia De Domenico

L’area verde di viale Regina Margherita riaprirà alla città entro la prossima estate. Era il 1949 quando il Comune di Messina cedette il parco che porta il nome di Aldo Moro all’Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia). Da allora nessun messinese ha più potuto godere del suo prato e del panorama sullo Stretto.

A dicembre il sindaco De Luca, in uno dei suoi blitz mattutini, ha eliminato quel catenaccio ormai arrugginito e riaperto i cancelli del parco. Il comune di Messina, grazie al lavoro della vice sindaca Carlotta Previti, ha sottoscritto un nuovo contratto con l’Istituto e affidato l’intera area a Messina Servizi per avviare subito le opere di scerbatura e pulizia.

“Questo è solo il primo progetto, il progetto pilota appunto, nell’ambito del più ampio programma Foresta Me“, ha sottolineato l’assessore Previti. “Il programma di forestazione urbana, finanziato grazie al Pnrr, candiderà Messina a diventare Città Verde d’Europa“.

“Oggi presentiamo alla città un progetto che è già finanziato con 2 milioni di Euro“, così il sindaco Cateno De Luca annuncia le opere di restyling che partiranno entro un mese.

Ecco le immagini dei rendering del progetto che vedrà la nascita di un punto ristoro al centro del parco, diverse aree di prato calpestabile (radura), affacci e finestre sul mare (uno sguardo oltre la siepe), un labirinto (dedalo in arte topiaria) fatto di grandi foglie rosse e infine il recupero del Forte Vivonne risalente al XVI secolo.

L’architetto Carmelo Celona e l’agronomo Roberta Andaloro, del team di progettazione “Foresta Me”, ci raccontano il nuovo volto del parco. L’idea da cui sono partiti è proprio quella di far riconquistare ai messinesi quel rapporto con l’affaccio a mare troppo spesso negato. O più semplicemente il recupero di un luogo che un’intera generazione non ha mai conosciuto.