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Ponte sullo Stretto, gli architetti: “Il grande imbroglio del no”

Il Ponte sullo Stretto si può fare, si deve fare. Perché i tanti no di questi anni? Preclusioni ideologiche alimentate da “fake news” fatte circolare ad arte. Il no al Ponte, insomma, è un no politico,di chi non vuole che il sud si sviluppi. Come dimostra l’ennesima fake news, quella del ponte a tre campate. Mentre il progetto vhe c’è è fattibile ed è un altro. “È la prova che qualcuno vuole imbrogliare le carte”, dice infatti l’architetto Pino Falzea a proposito delle tre campate. Il presidente dell’Ordine degli architetti stamane ha ospitato un interessantissimo dibattito sull’infrastruttuta, mirato ad aprire una discussione non ideologica e approfondita sull’opera, partendo proprio da tutte le criticità che il progetto, complessivamente inteso, ha presentato sino ad oggi. Protagonista principale Enzo Siviero, che ha ribadito il pensiero sintetizzato nella lettera al Governo di qualche giorno fa. Al tavolo con loro, l’ingegnere Giovanni Mollica, il geologo Bruno Copat,il trasportista Roberto Di Maria, l’assessore comunale di Messina Salvatore Mondello.

Nell’intervista Falzea sintetizza gli spunti emersi dal dibattito.