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Raccolta porta a porta: si inizia dalla zona sud. Cosa accadrà VIDEO

700 kit sono già pronti per essere consegnati. Sono arrivati ieri nella nuova area che MessinaServizi ha affittato nella zona sud, nel villaggio Unrra, un capannone con un grande piazzale che diventerà uno dei tre punti logistici per riorganizzare i servizi in vista della rivoluzione del porta a porta.

Il tanto temuto 1 giugno non segnerà la data della svolta perché ancora tanti tasselli devono andare al loro posto, ma ciò che è certo è che MessinaServizi ha le idee chiarissime e un cronoprogramma fitto e serrato.

Primo step: zona sud

Ieri il primo carico è arrivato, dal 27 maggio la ditta che si è aggiudicata l’appalto inizierà la distribuzione.

Si inizia dalla zona sud, poi si passerà alla zona nord e infine il centro città. La ditta sulla carta ha 90 giorni di tempo per concludere la distribuzione, ma il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo non nasconde che si farà un po’ di pressing per riuscire in tempi più ristretti.

La città è stata divisa in tre aree, nord, sud e centro. Ogni area a sua volta è stata divisa in 4 zone e ulteriori 7 micro zone  che serviranno per organizzare al meglio i servizi di raccolta.

Il programma prevede questo: consegna dei kit e delle attrezzature in tutta l’area, partendo dalla zona sud. Appena tutte le utenze saranno servite verranno tolti i cassonetti e inizierà il porta a porta. A seguire lo stesso accadrà nelle altre due aree.

Le utenze singole riceveranno direttamente il kit dalla ditta, per i condomini ci sarà l’intermediazione degli amministratori di condominio. Restano ancora insoluti alcuni problemi che riguardano proprio i condomini, ma si valuterà caso per caso se dovessero esserci situazioni in cui non ci sono spazi condominiali da destinare ai carrellati.

Calendario e informazioni

Per sapere quale sarà il calendario e tutte le informazioni utili sul porta a porta partirà a breve la campagna informativa che sarà curata dalla società Incoerenze di Salerno che si è aggiudicata l’appalto da 200 mila euro.

In linea di massima si farà come fanno già la stragrande maggioranza dei comuni: 3 giorni per l’umido, 1 giorno per la plastica, 1 giorno per l’indifferenziato e 1 giorno a settimane alterne per vetro o plastica e metalli.

Le isole ecologiche

Continueranno a rivestire un ruolo fondamentale le isole ecologiche che non solo potranno essere utilizzate dai cittadini come fatto fino ad oggi, anche per ottenere gli sconti sulla Tari, ma anche come riferimento per tutto ciò che la gente non potrà più gettare nel cassonetto.

Francesca Stornante