Cronaca

Torre Faro: il problema non è l’isola pedonale ma l’assenza di correttivi ai disagi. VIDEO

isola pedonale Torre Faro

Il cartello è spuntato come un fungo il giorno prima della chiusura. E malgrado i tanti articoli dei giornali e le discussioni dentro e fuori il palazzo municipale, intorno alla circoscrizione e tra i residenti, di fatto per chi abita e lavora a Torre Faro ieri il provvedimento che trasforma l’area in isola pedonale è piombato inaspettato.

“Avevamo chiesto in Comune qualche settimana fa, proprio per capire come dovevamo regolarci. Ci hanno risposto di non allarmarci che tanto le limitazioni viarie non sarebbero mai arrivate. Invece ieri hanno collocato i massi di cemento, oggi il cartello di divieto di ingresso e la Polizia Municipale è arrivata a più riprese”, ci racconta un residente della zona.

isola pedonale Torre Faro

La sua dichiarazione fa il paio con quella dell’addetto di un corriere privato, rimasto bloccato all’ingresso della piazzetta principale del borgo: “Devo consegnare merce pesante, questa è la terza consegna, ho già fatto 2 chilometri sotto il sole e con i pesi, tra andate e ritorni. I vigili non ci consentono di passare neppure per scaricare. Eppure qualche giorno fa il nostro capo area si era informato, ed era stato rassicurato che non ci sarebbero stati problemi”.

Ben venga l’isola pedonale – racconta una giovane residente – d’estate, soprattutto nel fine settimana e per tutto agosto, questa zona è un inferno, sicuramente non può che giovare alla vivibilità. Ma noi che abitiamo qui dove parcheggiamo? Come scarichiamo la spesa e le merci più pesanti? I disabili e gli anziani come si muoveranno? Un pass ci sembra il minimo. Per non parlare che il cartello è stato piazzato stamane, in molti non sapevano che avrebbero dovuto spostare l’auto e stamane si sono ritrovati con la Polizia Municipale addosso”.

Isola Pedonale Torre Faro

L’isola pedonale dal 10 giugno? Tutto il giorno tutti i giorni? Che senso ha? Si guardi intorno. Vede qualcuno? – E’ decisamente più esasperata una ristoratrice – Siamo allo stremo per un anno difficile, a noi le isole già di per sé creano disagi, si figuri dopo un anno come questo. Non dico che non abbia senso, anzi: ma nei periodi di maggiore afflusso turistico e consentendo sempre e comunque a noi esercenti e ai residenti di poter transitare, altrimenti è un inferno. Senza contare che si chiude la via principale, l’unica forse abbastanza larga per far transitare due mezzi, l’unica buona per i mezzi pesanti, e i parcheggi non ci sono. Così si sposta soltanto il traffico nelle piccole viuzze limitrofe, dove quando ci sono più bagnanti le auto finiranno letteralmente affastellate una sopra l’altra. Non mi pare un gran guadagno”.

Nel video allegato l’intervista ad un commerciante.