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Unime e Atreju ricordano Borsellino: 30 anni dopo le stragi di mafia, cresce l’albero della legalità VIDEO

Servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – Gli studenti hanno piantato il seme della legalità. E oggi, nel giorno del trentennale dalla strage di via D’Amelio a Palermo, l’albero dedicato al giudice Paolo Borsellino continua a crescere nei giardini del rettorato dell’Università di Messina.

L’albero Borsellino piantato da Atreju nel 2007

Come ogni anno il 19 luglio, a partire dal 2007, gli studenti e le studentesse dell’associazione universitaria Atreju – La Compagnia degli Studenti ricordano il giudice ucciso dalla mafia insieme alla sua scorta.

A deporre una corona di fiori sotto l’alberello, ormai cresciuto, e alla foto in bianco e nero di Paolo Borsellino accanto gli studenti c’erano il rettore dell’Unime Salvatore Cuzzocrea e il prorettore Giovanni Moschella.

Le parole del rettore ai suoi studenti

“Io vi ringrazio ragazzi per questo evento che portate avanti ogni anno”, ha detto il magnifico ai suoi studenti. “E mi complimento con voi per lo slogan che avete scelto. Perchè come diceva Borsellino voi che siete la gioventù dovete negare il consenso alla mafia. Voi siete cittadini del mondo e la mafia oggi è ovunque non è solo in Sicilia, ma se voi gli voltate le spalle, voltate le spalle a quei metodi, a quel linguaggio allora avremo un futuro. Questo albero che voi curate ogni anno, era piccolino e sta crescendo, è un segno importante. Siete scomodi, sappiate che chi fa questo è scomodo, ma fate onore a Falcone e Borsellino. Ancora grazie a voi e a chi come Piero Adamo ha iniziato questo percorso tanti anni fa. Perchè la cosa complicata è proprio farlo ogni anno, tramandarlo da studente a studente. Siate orgogliosi di quello che avete fatto“.

Presenti anche gli storici rappresentanti dell’associazione universitaria Piero Adamo, Dario Carbone, Andrea Fiore e Armando Falliti. Ecco le parole dei rappresentanti di Atreju Serena Giorgio e Guglielmo Gullifà.