di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico
MESSINA – A oltre dieci giorni dal via, l’isola pedonale del Viale San Martino basso continua a far discutere. Dopo le lamentele di numerosi negozianti, soprattutto relative ai parcheggi, la situazione sembra virare verso una modifica e già oggi molte auto sono rimaste parcheggiate. Ma chi viene penalizzato di più dalla chiusura dalle 20 alle 4 sembrano essere i ristoratori. La denuncia è di Nicola Giannetto, imprenditore di una nota pizzeria della zona, che lamenta un sensibile calo di fatturato tanto per la sua attività quanto per quella di fronte, dall’altra parte del viale.
Nel frattempo, raggiunto da Tempostretto, il vicesindaco Salvatore Mondello ha confermato che la Giunta sta pensando ad alcuni correttivi. Non si esclude un ripensamento proprio sulla parte bassa di viale San Martino.
“Ci aspettavamo un’isola pedonale diversa – racconta Giannetto – ma pedonalizzando è normale servano attrattive. Se si mettono transenne e basta, il risultato è che ci spaventiamo anche a uscire. Abbiamo perso il 70 per cento del fatturato, ma è normale. Chiudi la strada e le persone non sanno dove parcheggiare. C’è il Cavallotti? Lì la sera non si può andare né con la famiglia né da soli. Soprattutto le ragazze. Ci sono decine di persone che bivaccano ubriache, magari non fanno del male ma non è frequentabile”.
Il problema dei parcheggi si ripercuote direttamente sulle prenotazioni secondo l’imprenditore: “Mi hanno chiamato molte persone dicendomi che giravano da oltre un’ora, per poi annullare la prenotazione. E così vanno via”. Giannetto analizza poi quanto accade intorno, con molte auto tornate a parcheggiarsi e l’assenza di carroattrezzi sin dalle prime ore della mattina: “Hanno riaperto perché è questo che volevano bar, farmacia o tabacchino. Questa è Messina. Agli altri commercianti non interessa cosa accade dopo le 20, quando chiudono. L’isola pedonale è stata fatta così dall’amministrazione, che si è schierata con chi chiude alle 20. Le nostre attività serali? Cavoli nostri”.
“Non c’è una motivazione per venire qui – insiste l’imprenditore -, non c’è alcun motivo per voler passeggiare sul Viale San Martino basso a piedi e con le famiglie. Per fare cosa? Per vedere la banca, i militari o il barbiere, la farmacia, i negozi tutti chiusi?”. Giannetto spiega che non è contro l’isola pedonale: “Sul Viale San Martino ci sta. Hanno fatto una cosa bellissima e mi schiero con l’amministrazione. Io stesso con la famiglia, con le mie figlie, vado lì a passeggiare perché lì c’è un motivo per andare”.
Giannetto pensa alle soluzioni: “Siamo penalizzati noi che siamo gli unici nuovi e che siamo gli unici ad avere investito negli ultimi anni. Quando sono arrivato io qui c’erano le ‘signorine’ che passeggiavano. Abbiamo investito un milione e 200mila euro. Così diventa difficile e tra le ipotesi c’è quella di chiudere, perché così non si può stare”. E problemi ci sono stati anche coi rider: “Nemmeno i ragazzi delle consegna possono entrare. Non ci siamo organizzati, perché non possiamo: certo è che non posso portare le pizze sul Viale Europa ai rider”.