Bilancio di previsione 2015, ancora fermi al punto di partenza. Sotto accusa l’operato di Signorino

Modificare il riaccertamento dei residui e rimettere mani allo schema di bilancio approvato dall’esecutivo di Palazzo Zanca il 9 dicembre ed emendato il 29 dicembre. Saranno queste le tappe obbligate per poter fare arrivare il bilancio di previsione 2015 in Consiglio Comunale.

Come emerso dall’ultima seduta della I commissione consiliare e dalla riunione che si è tenuta venerdì sera tra l’assessore Guido Signorino ed il presidente del Collegio dei revisori dei conti Dario Zaccone, alla presenza del super esperto Luca Eller Vainicher, i tempi per adottare il fondamentale strumento finanziario sono destinati ad allungarsi ancora, aggravando una situazione che diventa ogni giorno più difficile da gestire.

Senza bilancio, il Comune è costretto ad operare in gestione provvisoria, le casse sono completamente a secco ed i servizi essenziali a rischio. Per evitare il peggio, la Giuta Accorinti è dovuta ricorrere, in meno di 15 giorni, a 100 milioni di anticipazioni di tesoreria (vedi qui) . Si tratta di somme anticipate dal tesoriere Unicredit che l’ente dovrà restituire con gli interessi, persistendo così in quel circolo vizioso più volte evidenziato e “condannato” dalla Corte dei conti.

La precarietà finanziaria di Palazzo Zanca comincia a creare malumori anche all’interno della giunta, dove l’operato di Signorino viene messo in discussione da qualche suo collega. Tra i più critici c’è l’assessore Tonino Perna, che paga sulla sua pelle la totale mancanza di risorse nel settore della cultura. Non a caso era stato proprio il professor reggino a proporre l’ingresso in giunta di Vincenzo Cuzzola, oggi nel pool di esperti/badanti ingaggiati tramite l’accordo con il Centro Studi Enti Locali (vedi qui) .

E a proposito del gemellaggio tra il comune ed il Csel, sembra che l’esperto Eller Vainicher sia diventato la guida (tecnica e non certo spirituale) dell’assessore Signorino, che si sarebbe totalmente affidato alla sua esperienze ed alle sue competenze. Secondo i commenti di molti consiglieri, Eller Vainicher è l’assessore ombra al bilancio della giunta Accorinti e questa circostanza dimostrerebbe il fallimento del vice-sindaco che, nonostante l’impegno smisurato ed una totale dedizione all’attività amministrativa, in questi due anni e mezzo non solo non sarebbe riuscito a portare a casa i risultati sperati ma ha anche raggiunto un record negativo.

Al Comune di Messina non era mai successo che un bilancio di previsione non venisse approvato nell’esercizio in corso ed il fatto che sia accaduto durante la gestione Signorino è un dettaglio di non poco conto, pur con tutte le attenuanti del caso. Ne sono sempre più convinti anche quei consiglieri comunali che sino ad oggi hanno comunque speso parole di apprezzamento per la buona volontà del vice di Accorinti.

Al di là delle responsabilità dirette dell’assessore Signorino, a complicare la situazione c’è i l’impasse sul piano decennale di riequilibrio, ancora al vaglio del Ministero. Il Comune di Messina ha avviato la procedura di adesione al Fondo di rotazione a fine 2012. Sono passati più di tre anni e due diverse gestioni, prima quella Croce sino a giugno 2013 e da allora quella Accorinti. In mezzo ci sono state varie versioni della manovra finanziaria e ancora adesso non si conosce il destino del Comune di Messina, che vive un’agonia senza fine. Con conseguenze nefaste che ricadono sui cittadini, costretti a vivere in una città che ha il cappio il collo e che per non rischiare di strozzarsi deve restare immobile.

Danila La Torre