Siamo amministrati dai marziani, mentre Messina brucia

Da oggi l’erogazione dell’acqua è razionata. Sul fronte rifiuti l’emergenza igienico-sanitaria è alle porte. La discarica di Pace è chiusa così come le isole ecologiche. Messinambiente è una pentola a pressione pronta ad esplodere, tra procedura fallimentare, futuro incerto e la finanza che ha sequestrato 1 milione e 200 mila euro per tasse evase nel 20013. Gli incendi tra Calamona, Faro, Spartà, Piano Torre, San Saba hanno mandato in fumo terreni e costretto famiglie ad abbandonare le loro case. In città la condizione del verde e della pulizia è al limite dell’indecenza, la manutenzione delle strade non esiste, intere zone sono al buio.

Sembra di essere piombati in una sorta di medioevo del 2000.

Eppure, sabato sera, invece di essere al fianco delle famiglie della zona nord piegate dagli incendi o di convocare un vertice chiamando a raccolta tutte le istituzioni competenti si è profilato uno scenario inverosimile: l’assessore all’ambiente Ialacqua convoca per lunedì 3 l’ennesimo tavolo tecnico per valutare una situazione nota da tempo ma a quanto pare non ancora evidente all’amministrazione, l’assessore Pino dirama l’ennesimo comunicato stizzito per replicare al deputato regionale Germanà ed ai residenti di Giampilieri in merito a quella che è stata definita la “muraglia cinese”. Infine il sindaco Accorinti, non riuscendo a resistere, come ormai è noto, al canto delle sirene dei palcoscenici nazionali e dei microfoni della Rai, si è fiondato a Taormina, alla cerimonia dei Nastri d’argento per annunciare che il 16 e 17 settembre il Dalai Lama sarà a Messina per “purificarci dopo la visita di Trump”. Notizia già vecchiotta, giacchè la stampa locale, compreso Tempostretto (leggi qui l'articolo), l’ha pubblicata da tempo, ma che in ogni caso non può certo definirsi prioritaria per un amministratore mentre la sua città sta bruciando di emergenze. Ed infatti il pubblico ha accolto le sue dichiarazioni con fischi e “buuu” che hanno anche imbarazzato i presenti sul palco. Nessuno dei fischi era diretto al Dalai Lama, è evidente, né si può dire che i messinesi siano un popolo di guerrafondai, ma un primo cittadino, mentre la sua città è in ginocchio, deve stare al fianco dei suoi concittadini. La preghiera è azione, non annunci Tv. Prima di purificarci l’anima vorremmo vedere le nostre strade pulite.

A 4 anni dall’elezione sembra quasi che l’amministrazione sia appena atterrata a Messina su un’astronave e guardi quasi stupita quel che c’è intorno e consideri i messinesi quasi un “popolo straniero” con abitudini e comportamenti da incivili, una terra da colonizzare e redimere o, appunto “purificare”.

C’è una giunta lontana dalle reali esigenze della città, arroccata in un fortino che non solo è chiuso e sordo a qualsiasi posizione esterna ma dal quale si lanciano strali e accuse di ogni genere verso chi dissente. Dopo averci fatto pagare la Tari più alta d’Italia a fronte del servizio peggiore del Paese l’amministrazione chiede ai messinesi un contributo per la Vara, aggiungendo poi che negherà ogni sponsorizzazione a chi non è considerato “eticamente” all’altezza (puntando il dito contro i massoni, i vampiri e gli invasori di Star Trek). Meno di un mese fa la stessa giunta ha detto no all’accordo con l’Autorità portuale per organizzare un minimo di cartellone estivo in Fiera. Neanche lontanamente, ad esempio, agli assessori è balenata l’idea, di donare parte di quell’indennità che pure nel programma di CMdB avevano annunciato di voler dimezzare, per fare un gesto simbolico in vista della Vara. Saranno migliaia i messinesi che dopo essersi sentiti accusare da mezza giunta di essere sporchi, incivili e maleducati, adesso risponderanno all’appello pronti a contribuire alla buona riuscita dalla Vara, presentando contestualmente un certificato di “sana e robusta costituzione etica”…..

Sembra un’amministrazione proiettata in una dimensione, splendida per carità, ma molto lontana dalla realtà. Ad esempio, mentre per prendere un treno a Villa o un aereo a Reggio i messinesi si preparano come Indiana Jones l’assessore Cacciola annuncia i tapis roulant. Il sindaco poi è ossessionato dalla visita di Trump che deve aver vissuto come un trauma se adesso annuncia riti di purificazione, nonostante sia noto che il G7, come il resto del mondo, non ruoti intorno a Palazzo Zanca.

Quanto a scollamento dalla realtà non scherza neanche il consiglio comunale.

Dopo aver approvato con soli 9 sì (su 40 consiglieri) la Messinaservizi Bene Comune, appena 48 ore dopo, un nutrito gruppo di consiglieri (molti dei quali neanche presenti in Aula il giorno dell’approvazione e neanche nelle precedenti sedute) presenta una proposta di per sé intelligente, ma fuori tempo limite e da ogni logica.

E’ come se Allegri, dopo aver perso la Champions contro il Real Madrid annunciasse in conferenza stampa la formazione postuma da far scendere in campo.

Gli stessi consiglieri che per 4 anni hanno fatto da stampella ad ogni singolo provvedimento dell’amministrazione te li ritrovi attivissimi su Facebook concentrati a postare foto di rifiuti e disservizi o a lanciare strali sull’amministrazione.

A Messina hanno inventato l’opposizione su Fb, l’opposizione da tastiera, per giunta postuma. Una specie di “pillola del giorno dopo”.

Vi è da dire che se certi accadimenti fossero stati collegati ad altri amministratori, in tempi diversi, sicuramente sarebbe scattata l’attenzione ed i provvedimenti di altre istituzioni e della giustizia. Ma tant’è, se siamo amministrati da marziani è anche normale che non si sappia come reagire.

Certo, c’è chi ritiene che in taluni casi, sarebbero auspicabili le dimissioni, ma in Italia non sono contemplate. A fronte di una città da medioevo, sciatta, sporca, a rischio emergenza igienico-sanitaria, persino con il razionamento dell’acqua come in guerra, con ville e spazi ridotti in condizioni indecorose, se proprio non possiamo chiedere le dimissioni sarebbe quantomeno auspicabile il silenzio, di gran lunga preferibile alla scompostezza, all’arroganza, alle dichiarazioni surreali.

Messina sta bruciando, se proprio non ve ne accorgete, almeno risparmiateci le repliche stizzite, le accuse, gli imbarazzanti annunci.

Purifichiamoci dalle chiacchiere. Il Dalai Lama ce ne sarà grato.

Rosaria Brancato