Politica

Aliscafi e treni in ritardo. Coincidenze mancate e passeggeri a piedi

ROMA – L’episodio del 1. giugno è solo l’ultimo di una lunga serie. L’aliscafo tarda, il treno parte, i passeggeri restano a piedi. Accade anche nel percorso inverso: il treno tarda, l’aliscafo non aspetta, risultato uguale: passeggeri a piedi.

Nel 2019, la continuità territoriale nello Stretto di Messina, almeno in alcuni casi, resta solo su carta.

E’ il tema di una interrogazione parlamentare, prima firmataria la deputata messinese Angela Raffa, affinché non si ripetano più questi fatti.

“La continuità territoriale – dice Angela Raffa – deve essere considerata un diritto preminente. Mi aspetto collaborazione e buon senso da parte di tutti per trovare una soluzione, anche normativa se necessario, per superare questo problema”.

Nell’interrogazione si chiede “se il ministro interrogato sia a conoscenza del problema e di quali iniziative intenda intraprendere per garantire il diritto alla mobilità e il principio della continuità territoriale sullo Stretto di Messina; se siano allo studio soluzioni per permettere delle deroghe al sistema delle precedenze dei mezzi navali all’interno dell’area portuale dello Stretto di Messina per garantire in maniera sostanziale il preminente diritto alla mobilità delle persone tra la Sicilia e il continente; se intenda attivarsi, per quanto di competenza, affinché le società Blujet e Trenitalia, entrambe del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, si coordinino per garantire un efficiente servizio di continuità territoriale”.