Politica

Atm, hanno giurato al Comune i 52 dipendenti accertatori della sosta

Hanno giurato oggi pomeriggio a Palazzo Zanca, davanti al sindaco Cateno De Luca, i 52 dipendenti di Atm spa cui sono state conferite – con decreto sindacale del 28 maggio scorso, le funzioni di prevenzione e accertamento della sosta.
Insieme al primo cittadino, nell’occasione, gli assessori a Polizia municipale Dafne Musolino e Rapporti con Atm Francesco Gallo, il presidente di Atm spa Giuseppe Campagna, i membri del Consiglio d’amministrazione della società Loredana Pagano e Salvatore Ingegneri e il Comandante vicario della Polizia municipale, commissario Giovanni Giardina.

Dopo la lettura della formula di giuramento, il presidente Campagna ha ringraziato i dipendenti designati «per non avere fatto mancare la loro collaborazione», ricordando l’iter che ha portato a un loro contratto a tempo pieno e indeterminato a 15 anni dai primi contratti. E ha ringraziato l’Amministrazione comunale per l’attribuzione ad Atm d’ulteriori servizi come la rimozione forzata.

Il sindaco De Luca: l’obiettivo è l’Agenzia di mobilità

Un incarico, quello in tema d’accertamento della sosta, che stando al primo cittadino incarna «una scommessa di rilancio per giungere alla realizzazione dell’Agenzia di mobilità». De Luca ha peraltro citato anche i «rischi» come pure l’«impegno» che ogni lavoro implica. Nel caso degli accertatori dell’Atm, lo scopo a breve è di mettere a punto un efficace «apparato di monitoraggio e controllo del territorio comunale per migliorare le azioni preventive, atte a promuovere il rispetto della legalità con particolare riguardo al contrasto del fenomeno della sosta selvaggia».
Questo obiettivo è considerato prioritario, per assicurare l’«ordinata e civile convivenza» anche sul fronte della circolazione stradale. Ma anche perché gli automobilisti «spesso, a causa di macchine parcheggiate in ogni dove, incuranti degli ostacoli che rappresentano, creano intralci e disagi alla circolazione, o addirittura anche il blocco dei mezzi pubblici».
Situazioni incresciose che Messina non può più permettersi.