Il cronoprogramma di Le Donne è già fallito, slitta il «deposito» del bilancio di previsione 2015

La presentazione del bilancio di previsione è stata posticipata al 31 marzo. Secondo il cronoprogramma stilato solo pochi giorni fa dal segretario/direttore generale Antonio Le Donne ieri doveva essere il giorno del «deposito definitivo del Bilancio 2015/2017» (vedi qui), ma del documento economico-finanziario continua a non esserci traccia. L’ultima, durissima nota del Collegio dei revisori dei conti , che ha chiesto nuovi chiarimenti in merito alle discrasie contabili rilevate nel corso della verifica sul riaccertamento straordinario (vedi qui), ha fatto fallire i piani del super manager di palazzo Zanca, facendo slittare ancora i tempi.

Dopo l’ultimo documento dell’Organo di revisione, Le Donne è stato infatti costretto a prendere carta e penna e, calendario alla mano, a fissare nuovi termini per il bilancio 2015-2017, messi nero su bianco in una nuova nota indirizzata al ragioniere generale Antonino Cama e per conoscenza al sindaco Accorinti, alla presidente del Consiglio comunale Barrile, agli assessori, ai consiglieri comunali, ai dirigenti, ai presidenti delle sei circoscrizioni, al Collegio dei Revisori, all’ Organismo indipendente di valutazione, all’ Assessore regionale alle Autonomie locali, al prefetto Trotta, al Commissario ad acta Lauricella e Corte dei Conti – sez di controllo Sicilia.

Le Donne fornisce cinque nuove indicazioni, che suonano come veri e propri ordini da eseguire per il ragioniere Cama.

Innanzitutto, invita il capo dell'area finanziaria «ad avviare l'istruttoria su quanto richiesto dal Collegio dei Revisori dei conti », sottolineando che «qualora tutte o alcune delle osservazioni del Collegio non siano da Lei e/o dai Dirigenti condivise le rappresenti allo scrivente nella data che più avanti sarà indicata; qualora invece esse vadano accolte proceda pure alle operazioni di rettifica».

Gli altri quattro punti fissano termini perentori e paletti precisi. Ecco quali: «martedì 22 marzo alle ore 19 dovrà esporre le Sue valutazioni in merito in apposito incontro con lo scrivente; fino a giovedì 24 marzo la S.S. ha tempo per confrontarsi con il Collegio, che certamente non si sottrarrà al dialogo, per le eventuali modifiche al riaccertamento straordinario e le conseguenti refluenze sul Bilancio 2015/2017 come già predisposto e del quale la Giunta ha preso atto in data 15 marzo scorso; entro le ore 24 del 24 marzo si dovrà chiudere ogni operazione contabile per consegnare la documentazione bloccata a data certa; entro venerdì 25 marzo bisognerà consegnare alla ditta informatica Inventa la documentazione contabile per procedere al ribaltamento dei dati finanziari del riaccertamento straordinario dei residui come modificati dalle osservazioni del Collegio dei revisori, nei limiti in cui saranno accolte, al fine di procedere alla stampa definitiva del Bilancio di previsione 2015/2017; giovedì 31 marzo 2016 è fissato definitivamente e inderogabilmente il termine per il nuovo deposito del Bilancio 2015/2017. Il nuovo termine tiene conto delle festività pasquali che potrebbero influire anche sulla operatività di tutti i soggetti coinvolti».

Secondo il nuovo cronoprogramma, la presentazione del bilancio slitta al 31 marzo, ben 12 giorni dopo la data precedentemente stabilita.

Nella nota, Le Donne lancia un messaggio preciso anche al Collegio dei revisori dei conti, sottolineando che «eventuali ulteriori richieste di modifica, verifica, accertamento, comparazione, misurazione, rettifica, ricollocazione, spostamento, rivalutazione, ecc ecc che dovessero provenire da qualunque soggetto diverso dallo scrivente dopo il 24 marzo 2016 NON potranno più essere tenute in conto per lapalissiane ragioni di tempo e blocco definitivo della contabilità a data certa». Quindi se Zaccone , Basile e Zingales avranno qualcosa da dire o da ridire potranno farlo sino al 24 marzo, altrimenti dovranno tacere, non per sempre ma fino al riaccertamento ordinario dei residui.

Un richiamo preventivo viene fatto anche ai dirigenti di Palazzo Zanca, invitati esplicitamente a «collaborare senza alcuna riserva e con grande attaccamento al dovere di servizio, mettendosi a totale disposizione del Ragioniere generale per la istantanea risoluzione delle osservazioni del Collegio».

Le Donne parla e scrive da capo , confermando comunque «pieno appoggio per la più rigorosa condotta della Dirigenza finalizzata alla piena attuazione di quanto disposto con la presente».

Riuscirà questo nuovo cronoporograma andare in porto? Vedremo. Per il momento, c’è solo la pessima notizia che per il bilancio di previsione bisognerà attendere ancora ed il Comune, nonostante le ultime dichiarzioni del vice-sindaco Signorino (vedi qui), è sempre più alla canna del gas.

Danila La Torre