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Capo Alì, Lo Giudice (Sicilia Vera): “La Regione non può restare in silenzio”

Tempi certi per la riapertura del tratto di Capo d’Alì della strada
statale 114
e, soprattutto, adozione di soluzioni definitive e non
soltanto “tampone”, per mettere in sicurezza dal rischio di caduta
massi. Il deputato regionale Danilo Lo Giudice ha presentato ieri una interrogazione urgente presentata al Presidente della Regione Nello Musumeci e all’assessore per le infrastrutture Marco Falcone.

“Questa strada fondamentale per il collegamento dei comuni rivieraschi
della costa ovest – sottolinea il deputato di Sicilia Vera – continua
ad essere operativa in modo discontinuo, con un danno incalcolabile
per i cittadini e le imprese dell’area
“. Lo Giudice ricorda che un tratto della strada nel territorio di Alì Terme è stato chiuso oltre dieci giorni fa per il crollo di massi che ne hanno invaso la carreggiata dopo le ultime piogge e che a seguito di questo evento è stata avviata una valutazione dei costi e dei tempi di intervento per la soluzione del problema.

Il posizionamento di reti addossate e reti paramassi, programmato dall’Anas nell’arco di 30-40 giorni, viene definito da Lo Giudice “solo una soluzione tampone che non può certamente essere considerata come soluzione definitiva per la messa in sicurezza del tratto stradale, che non può continuare ad essere soggetta a continue emergenze.”

La soluzione delle gallerie

Nei giorni scorsi, nel corso di un incontro convocato dal sindaco
metropolitano di Messina Cateno De Luca
con i sindaci dei territori
interessati (Alì Terme, Italia, Fiumedinisi, Scaletta Zanclea) e alla
presenza di Anas e Protezione Civile, è emerso che è in corso la
progettazione di un intervento misto tra galleria naturale e galleria
paramassi. Proprio questa è la soluzione su cui Lo Giudice chiede al Governo regionale di garantire tempi certi per la progettazione e la
realizzazione.

“Non si può più fare affidamento su interventi saltuari legati alle
periodiche emergenze – conclude il deputato di Sicilia Vera – ma è indispensabile trovare una soluzione definitiva. Allo stesso tempo, occorre che la Regione sia parte attiva con Anas, che non può restare in silenzio di fronte alle difficoltà del territorio. Serve sapere al più presto quando la statale 114 sarà riaperta al transito, in modo che le migliaia di cittadini e operatori commerciali del territorio possano organizzarsi”.