Cronaca

Caruso: “Non basta punire chi deturpa Messina, occorre educare”

MESSINA – “Non bastano le telecamere e le sanzioni. Occorre prima educare”. Sul colpo di spray che ha cancellato la storia di Messina in un pannello informativo, a Piazza Unione europea, interviene l’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso.

Ecco il suo parere: “Era stato ristampato da appena due mesi, assieme agli altri pannelli descrittivi dei monumenti realizzati dal Comune anni addietro, con la collaborazione della Soprintendenza. Eccolo il pannello che descrive Palazzo Zanca, posizionato ai piedi della scalinata del Municipio, deturpato da chi, considerandolo una lavagna, ha dato sfogo al suo “estro”, senza neanche capirne il valore. Senza preoccuparsi di leggere due righe del testo riportato. È questa la libertà personale che nega quella degli altri?”.

Il pannello rovinato

Ricorda il professore Caruso: “Era già successo al Monumento ai caduti e alla batteria Masotto di essere destinatari di sfregi e deturpazioni. Cosa resta, a questi giovani, del lavoro fatto a scuola, della frequentazione dell’ambiente educativo per eccellenza? Cosa resta del lavoro fatto dagli insegnanti nel promuovere il senso civico, il rispetto del bene comune?”.

Enzo Caruso

“Educatori, dateci una mano”

Continua l’assessore alle Politiche culturali, attento alla storia e alla tradizione culturale messinese: “Educatori, insegnanti, capi scout, sociologi, pedagogisti, dateci una mano. Non sono sufficienti telecamere e sanzioni, senza cultura ed educazione. Messina ha bisogno di identità, rispetto delle regole e di giovani capaci di comprendere e tutelare la bellezza”.