Cronaca

Caso bilanci Comune di Messina, si riapre il capitolo risarcimenti

MESSINA – Torna davanti ai giudici il caso dei bilanci del Comune di Messina tra il 2009 e il 2012, dopo il processo penale finito con le assoluzioni per l’allora sindaco Giuseppe Buzzanca, la sua Giunta ed altri.

La Corte di Cassazione si è pronunciata nella tarda serata: per 19 persone, tra le quali l’allora primo cittadino, gli atti tornano alla Corte d’appello civile di Messina, che dovrà esaminare il capitolo risarcimenti. Per capire su cosa dovranno intervenire i giudici messinesi è però importante leggere le motivazioni della Suprema Corte, che non sono ancora state rese pubbliche. Intanto però l’indicazione è che l’esame riguarderà soltanto 19 imputati, quelli coinvolti in tre capi di imputazione.

A ricorrere alla Suprema Corte è stato l’avvocato Rosario Cucinotta, creditore del Comune, assistito dall’avvocato Enrico Ricevuto. In mattinata era intervenuto il procuratore generale, pronunciandosi a favore del ricorso di Cucinotta, giudicato ammissibile, e chiedendo che il fascicolo torni alla Corte d’appello civile, per valutare le questioni risarcitorie appunto.

Cucinotta lamentava il mancato pagamento delle spettanze per la consulenza professionale svolta a favore del Comune di Messina. Il risarcimento gli è dovuto, dice la Cassazione, e il giudice civile dovrà ora quantificare appunto quanto gli spetta. Si tratta in sostanza di quello che gli spetta come risarcimento per i ritardati pagamenti da parte di Palazzo Zanca. Ma soprattutto chi dovrà pagare?