Cronaca

Caso Palamara. Il sindaco di Messina, De Luca, querela il procuratore Barbaro

“Si è appreso da alcuni quotidiani che il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Messina, Vincenzo Barbaro, attraverso un comunicato affidato alla Agenzia Ansa, con riferimento alla pubblicazione del suo nominativo nella vicenda Palamara – Calafiore – Amara ha evidenziato la stranezza della coincidenza della divulgazione della infamante notizia il giorno prima dell’inizio del processo penale dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria ove il Sindaco di Messina, Cateno De Luca, è imputato di diffamazione di cui si sarebbe reso responsabile in danno dello stesso Barbaro, con la pubblicazione del noto libro “Lupara giudiziaria”.

Lo scrivono gli avvocati Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, in rappresentanza del sindaco De Luca.

Cateno De Luca, “nel preannunciare querela per essere stato accusato dal procuratore generale di una così grave manovra denigratoria nei suoi confronti, respinge la evidente gravissima insinuazione e fa notare che il coinvolgimento del procuratore generale – che non è indagato – è derivato da dichiarazioni rese dall’avv. Amara tra sabato e domenica scorsi alla Procura di Perugia. Le dichiarazioni dell’avv. Amara hanno dato luogo a nuove contestazioni a Luca Palamara, l’esplosione della notizia riguardante lo stesso procuratore generale, mentre alcuna incidenza ha avuto l’inizio del processo a Reggio Calabria nei confronti di Cateno De Luca, ignoto al mondo intero”.

Il sindaco di Messina, attraverso i suoi legali, “fa conoscere di aver ottenuto l’ammissione di testimoni di rappresentanti delle istituzioni regionali e giudiziarie, al fine di dimostrare la verità delle notizie pubblicate da “Lupara giudiziaria”, e di aver predisposto la documentazione relativa alle procedure di interesse per la posizione del Procuratore Generale”.

Cateno De Luca si dice certo che il procuratore “Vincenzo Barbaro saprà ribadire nelle sedi istituzionali la estraneità ai fatti pubblicizzati dalla procura di Perugia allo stesso modo in cui il sindaco di Messina, fiducioso, come sempre nell’operato della parte buona della magistratura, è certo di poter dare prova persino documentale dei fatti pubblicati nel volume “Lupara giudiziaria”.

Il sindaco De Luca e i suoi legali “si faranno immediatamente parte diligente ed auspicano il pronto intervento del Consiglio Superiore della Magistratura perché si faccia chiarezza su quanto anche gli organi di stampa segnalano come malessere all’interno delle istituzioni giudiziarie messinesi, dove sembrano emergere situazioni non proprio compatibili con serenità ed imparzialità nell’ambiente e nel territorio per i cittadini e per gli organi pubblici”.