Il caso Palamara e la verità sulle ingerenze dei magistrati sulla politica

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Il caso Palamara e la verità sulle ingerenze dei magistrati sulla politica

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domenica 14 Febbraio 2021 - 09:38

"Serve una commissione parlamentare d'inchiesta per un'operazione di verità sulle ingerenze dei magistrati sulla politica". La rilfessione di Matilde Siracusano

La riflessione sul caso Palamara della deputata messinese Matilde Siracusano, pubblicata su IlRiformista e che riportiamo.

Mi stupisce osservare che lo scandalo Palamara, esploso con l’uscita del libro bomba di Alessandro Sallusti, stia giorno dopo giorno sfumando i suoi contorni. L’attenzione mediatica sembra adesso si stia concentrando sul problema relativo alle ingiustizie subìte dai magistrati in contrasto con le correnti e sugli effetti nefasti del disallineamento ai partiti del CSM, che ha compromesso la carriera di molti giudici che oggi si sentono legittimati alla ribellione collettiva contro il sistema malato del quale fanno parte.

L’ingerenza della magistratura

Si tratta di dinamiche e retroscena deprecabili, soprattutto perché il concetto di indipendenza della magistratura dovrebbe essere una precondizione assoluta, ma ciò che dovrebbe suscitare vero terrore è l’ingerenza politica nel CSM e soprattutto l’ingerenza della magistratura nella politica.

Le legge è uguale per tutti?

Come si coniuga questa commistione di interessi con l’attività giurisdizionale, con le sentenze e con le inchieste eclatanti? Com’è possibile che non siano stati aperti fascicoli per indagare su questi fatti dettagliati nelle dichiarazioni rese da Palamara, che hanno tutte le sembianze delle confessioni di un pentito? Come si fa a non vedere chiaramente che in certi casi la legge non è uguale per tutti?

Due pesi e due misure

Se le rivelazioni di Palamara avessero investito politici o imprenditori ci sarebbe stata una maxi inchiesta con titoloni da Colossal americano e con centinaia di interviste pop di Pm sullo sfondo di trailer editati con effetti cinematografici. Da giorni osservo trasmissioni televisive che ospitano Palamara ed altri magistrati i quali denunciano gli inciuci correntizi che hanno compremesso le loro carriere, ma che glissano totalmente sulla questione centrale: quanti innocenti sono stati coinvolti ingiustamente in procedimenti viziati da logiche ben lontane dalla ricerca della verità e della giustizia? Quanti leader politici sono stati perseguitati perché ritenuti nemici del sistema?

Se è realistico che “un procuratore della Repubblica con un paio di aggiunti svegli ed un ufficiale di polizia giudiziaria bravo e ammanicato con i servizi segreti insieme ad un paio di giornalisti amici hanno più potere del Parlamento, del premier e del governo”, allora l’indignazione collettiva non è affatto sufficiente.

Operazione verità

Serve un’operazione verità che rivoluzioni un sistema di potere smisurato che ha fatto e continua a fare a pezzi la nostra democrazia ed occorre urgentemente una commissione parlamentare d’inchiesta perché chi rappresenta le istituzioni democratiche ha il dovere di intervenire per preservarle. In fondo, non sarebbe peccato mortale se per una volta fosse la politica ad indagare sulla magistratura ma forse lo strumento idoneo all’assoluzione affinché la degenerazione del potere giudiziario non diventi il peccato originale. Matilde Siracusano deputato di Forza Italia

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3 commenti

  1. Diceva Giovanni FALCONE:
    “Io dico che bisogna stare attenti a non confondere la politica con la giustizia penale. In questo modo, l’Italia, pretesa culla del diritto, rischia di diventarne la tomba.”

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  2. Diceva S. J. LEC:
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”

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  3. Il potere nel potere e il presidente della repubblica ,che presiede il CSM ,cosa ne pensa? Ai posteri l’ardua sentenza.

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