Attualità

Cinque Comuni messinesi nella top 10 dei “ricicloni” in Sicilia

Ottanta comuni “rifiuti free” (che hanno cioè prodotto non più di 75 kg/ab anno di rifiuti indifferenziati), trenta in più rispetto allo scorso anno; 274 comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata, 61 in più rispetto all’anno precedente. Sono i numeri che certificano la crescita della raccolta differenziata dei rifiuti in Sicilia, come “fotografato” del dossier “Comuni Ricicloni Sicilia 2023” di Legambiente. Complessivamente nel 2022 la raccolta differenziata in Sicilia è stata del 53,34% (era il 48,7% nel 2021) superando quindi per la prima volta il 50%. E se non c’è stato un vero e proprio boom del settore lo si deve ai soliti risultati pessimi di Catania e Palermo, che si attestano rispettivamente al 26% al 16%.

I risultati a Messina e provincia

Va molto meglio tra i capoluoghi di provincia la città di Messina. Pur piazzandosi solo al sesto posto dietro Enna, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani, Messina è il capoluogo che registra il miglior incremento percentuale, oltre 10 punti, da quando nel maggio 2021 ha esteso il porta a porta in tutta la città. La percentuale raggiunta nel 2022 dalla città dello Stretto è del 53,41%.

Longi ai vertici assoluti

Ottimi risultati si registrano anche in provincia, con Longi che si conferma per il secondo anno vincitore assoluto nella categoria “comuni sotto i 5mila abitanti” con una percentuale di differenziata del 92,8%. Nella stessa classifica dei comuni “rifiuti free” con meno di 5mila abitanti, stilata sulla base della minore produzione procapite di rifiuto secco indifferenziato avviato allo smaltimento, figurano altri 4 centri messinesi nella “top 10”: Castel di Lucio (3°, con il 90,3%), Mirto (4°), Pettineo (5°) e Pagliara (10°). Ma sono anche tanti altri i comuni della provincia messinese tra i 56 entrati in classifica, tutti con percentuali molto alte di differenziata. Eccoli in ordine di posizione: Naso (15°), Alcara li Fusi (17°), San Salvatore di Fitalia (18°), Motta d’Affermo (19°), Galati Mamertino (21°), Alì (23°), Capri Leone (24°), Antillo (26°), Saponara (27°), Fiumedinisi (30°), San Fratello (32°), Mazzarrà Sant’Andrea (38°), Mandanici (40°), Torrenova (43°), Casalvecchio Siculo (45°), Sinagra (49°), Roccafiorita (50°), Castell’Umberto (52°), Gualtieri Sicaminò (53°), Raccuja (55°).

La classifica dei comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti

Due sono invece i comuni messinesi nella classifica che raggruppa i comuni più virtuosi con una popolazione tra i 5000 e i 15000 abitanti: Rometta al 6° posto e Acquedolci all’8°. Nessun comune messinese, invece, nella classifica dei comuni sopra i 15000 abitanti. Sono solo quattro quelli in elenco che hanno una produzione procapite di rifiuto secco superiore al 50%: Monreale, Mazara del Vallo, Misilmeri e Biancavilla.

Legambiente: “Nessuno pensi a nuove discariche”

Per Claudia Casa, responsabile economia circolare di Legambiente Sicilia, “è iniziato il cammino inarrestabile verso l’economia circolare, che qualcuno cercherà di ostacolare con proposte stravaganti come i cassonetti intelligenti al posto del porta a porta o con inceneritori e discariche, ma la direzione è tracciata”.
“La Sicilia può finalmente liberarsi dai rifiuti e avviarsi verso l’economia circolare – aggiunge Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente SicIlia – non costruendo nuove discariche o ampliando quelle esistenti, non realizzando inutili e costosi inceneritori, ma realizzando velocemente e bene gli impianti a servizio della raccolta differenziata e del riciclo”.