Legge elettorale, l’asse Forza Italia-Pd in salsa sicula abolisce i ballottaggi in chiave anti-M5S

L’asse Pd-Forza Italia a livello nazionale ha “partorito” l’Italicum introducendo il ballottaggio anche per l’elezione del Presidente del Consiglio, in esclusiva chiave anti-M5S. Dopo le amministrative di giugno, con l’esito dei ballottaggi a favore dei grillini Renzi e i suoi stanno studiando correttivi. Ecco che ad esempio, all’Ars, l’asse Pd-Forza Italia in salsa sicula, alle prese con la nuova legge elettorale ha escogitato l’eliminazione del ballottaggio nei Comuni, sempre ovviamente in chiave anti-M5S dopo l’esito dei ballottaggi di giugno.

Da Roma a Palermo si studiano norme elettorali anti-5stelle e la Commissione Ars ha appena varato un testo da trasmettere in Assemblea che prevede appunto l’abolizione del doppio turno anche nei Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti. Insomma vincerà il candidato che riporta più voti, scompare il ballottaggio che appena due mesi fa ha dimostrato di poter essere il trampolino di lancio dei 5Stelle. L’emendamento è stato presentato da Forza Italia ed ha avuto il sostegno del Pd, tranne qualche dissidente. L’asse nazionale sperimentato con l’Italicum ha funzionato e adesso la norma passerà all’Ars. I Stelle avevano proposto l’introduzione almeno di una soglia del 35% affinchè risultasse vincitore il candidato più votato, ma non c’è stato nulla da fare, il Patto del Nazareno in salsa siciliana ha retto e l’emendamento che sopprime il ballottaggio è stato approvato tra le proteste dei grillini. Per la verità c’è stato anche qualche dissidente in casa Dem perché si corre il rischio di avere sindaci eletti con pochi voti, soprattutto quando ci sono troppi candidati alla poltrona.

Soddisfatto il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè secondo il quale i ballottaggi fanno vincere i “meno peggio”. Stessa posizione per il vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars Vincenzo Figuccia “E’un buon modello la legge elettorale sui comuni siciliani che abolisce il ballottaggio. Quella votata oggi in commissione è senz'altro un viatico che restituisce alla politica il suo primato
senza cedere ai populismi modello cinquestelle. A questo punto penso che anche sull'Italicum Forza Italia debba avere lo stesso atteggiamento. Il ballottaggio è da abolire perché darebbe man forte solo all'antipolitica ed a coloro che non hanno alcuna preparazione per affrontare l'esperienza di governo”.

Segnali di soddisfazione dal Pd, anche se non si escludono possibilità di piccoli ritocchi. Durissima la reazione del M5S che già al momento della presentazione dell’emendamento avevano tuonato: “prima o poi la casta dei partiti presenterà una norma che vieta ai 5Stelle di vincere”.

Il testo dovrà comunque passare dall’esame dell’Ars. Tra le novità previste (vedi qui articolo) anche un’altra norma che frena corse solitarie, ovvero l’emendamento che prevede il ritorno dell’effetto trascinamento. Se si vota solo per il candidato al consiglio comunale, omettendo di indicare la preferenza per il sindaco, il voto andrà al candidato sindaco collegato a quella lista. Ne consegue che i candidati sindaci che saranno sostenuti da più liste avranno più probabilità di ottenere voti per effetto di trascinamento. Anche in questo caso i 5Stelle, che non fanno alleanze ma corrono da soli, saranno penalizzati. Confermata la doppia preferenza di genere (nonostante abbia comportato un aumento del controllo del voto, senza migliorare la qualità degli eletti), è stato anche approvato l’emendamento che prevede il terzo mandato per il sindaco.

Rosaria Brancato