Atm e Gtt insieme per un altro anno, 400 mila euro in ballo. Da Palermo il nuovo Direttore amministrativo

Un patto che si rinsalda, un asse che si consolida e punta a produrre nuovi risultati. Messina e Torino restano unite dall’accordo tra le due società che gestiscono il trasporto pubblico locale. Atm e Gtt si stringono nuovamente la mano e decidono di camminare insieme per un altro anno. La liaison che legava le due aziende nasceva un anno fa con l’arrivo a Messina del Direttore Giovanni Foti, poi fu siglato un accordo quadro per mettere in chiaro tutti i dettagli delle attività di collaborazione che nell’arco dell’anno avrebbero visto lavorare Atm e Gtt fianco a fianco, ovviamente nell’ottica di rilanciare l’azienda messinese acquisendo competenze ed esperienze da Gtt. L’accordo è scaduto lo scorso 31 maggio, ma l’assessore Gaetano Cacciola ha deciso di proseguire su questa strada e ha prorogato per un altro anno, alle stesse condizioni, la partnership tra le due aziende. In ballo c’è anche un tesoretto da 800 mila euro che un anno fa l’amministrazione Accorinti decise di mettere sul piatto come budget massimo di investimento che l’Atm avrebbe potuto spendere per chiedere e ottenere l’aiuto di Gtt. In questi 12 mesi però, spiega sempre l’assessore Cacciola, è stata spesa poco più della metà di questa somma. Restano dunque ancora a disposizione poco meno di 400 mila euro che fino al 31 maggio 2016 l’Atm potrà ancora spendere per ottenere da Gtt attività, prestazioni, consulenze, pezzi di ricambio e manutenzioni (VEDI QUI). In questo anno i risultati più evidenti di questa collaborazione sono stati i 15 bus acquistati al prezzo simbolico di 1 euro ma per i quali ovviamente Atm ha dovuto sostenere le spese di manutenzione, ci sono state le visite di diversi tecnici e consulenti chiamati a raggiungere la sede di via La Farina direttamente da Torino, Foti ha chiesto in prestito a Gtt anche un responsabile di officina per provare a rimettere in moto un settore che in Atm funziona poco e male. Nei prossimi giorni l’assessore Cacciola traccerà un bilancio insieme al direttore Foti di questi 12 mesi della nuova Atm e sarà l’occasione per scendere ancor più nel dettaglio di come questi soldi sono stati spesi e quali risultati oggi ha portato l’intera operazione Gtt.

Ovviamente anche il contratto del Dg Giovanni Foti è stato rinnovato alle stesse condizioni, dunque un altro anno di lavoro a Messina per il torinese di origini milazzesi che ha preso in mano le redini dell’azienda trasporti. Per lui un contratto che prevede un compenso totale che si attesta sui 90 mila euro per 14 mensilità, l’assegnazione di un alloggio in residence per il quale l’Atm ha previsto una spesa totale di 11.500 euro, buoni pasto da 400 euro al mese e l’acquisto di un’automobile che può utilizzare a proprio piacimento, ma alla quale il direttore Foti in questo anno ha rinunciato. Nel contratto di un anno fa anche 15 mila euro ulteriori che sarebbero arrivati nelle tasche di Foti solo in base al raggiungimento degli obiettivi di gestione inseriti nel contratto (VEDI QUI). Su questo punto però ancora bocche cucite, anche se non è difficile ipotizzare che questo premio sia stato già riconosciuto, viste le tante attestazioni di stima da parte di Cacciola e dell’intera amministrazione comunale nei confronti dell’operato di Foti e delle novità portate in questo anno.

E se da un lato ci sono delle conferme, dall’altro in Atm ci sono anche nuovi arrivi. Ieri primo giorno di lavoro in azienda per il nuovo Direttore amministrativo. Un posto vacante ormai dallo scorso gennaio, quando Ferdinando Garufi andò in pensione, e assegnato nelle scorse settimane al termine di un iter che si era chiuso con le procedure di concorso pubblico. A fare ingresso in Atm è Daniele De Almagro, 49enne palermitano con un fitto curriculum di esperienze nel settore amministrativo e una parentesi messinese ai tempi della formazione universitaria, quando tra il 1996 e il 1999 conseguì una seconda laurea in Economia bancaria e assicurativa presso l’Ateneo messinese. De Almagro arriva dalla Gesip di Palermo, la società che ha gestito per anni i rifiuti palermitani e che dopo un periodo di crisi nera è stata definitivamente accantonata dal sindaco Leoluca Orlando. De Almagro è stato per 12 anni Direttore amministrativo e direttore del personale della Gesip e recentemente anche liquidatore della Spo, la società satellite della stessa Gesip in cui fino ad alcuni anni fa erano inseriti gli ex Pip. Chiuse queste esperienze adesso inizia il nuovo incarico a Messina. Per lui tre anni di contratto iniziati ieri.

Francesca Stornante