Il piano di riequilibrio non basta, la Corte dei Conti chiede al Comune «misure di salvaguardia del bilancio»

Dopo l’ennesimo richiamo della Corte dei Conti sul bilancio consuntivo 2013 (VEDI QUI), il Comune torna a tremare. Anche e soprattutto in vista del responso sul piano di riequilibrio, a cui sono legate le uniche speranze di evitare il dissesto dell’ente.

Nelle Linee guida varate dalla Corte dei Conti per garantire una interpretazione tendenzialmente uniforme delle norme che disciplinano la procedura di riequilibrio, viene espressamente indicato alla sottocommissione ministeriale, chiamata a dare il primo giudizio sulla manovra finanziaria decennale, di tenere in considerazione «le delibere delle Sezioni regionali di controllo sui bilanci e sui rendiconti relative ad un significativo periodo», al fine di verificare se l`ente di cui stanno analizzando il piano è già stato richiamato per «situazioni di squilibrio e profili di irregolarità» che avrebbero potuto determinare il dissesto.

Il Comune di Messina si trova in una posizione assai scomoda, visto che dal 2010, continua ad essere oggetto di pesanti bacchettate da parte dei magistrati contabili, che anno dopo anno riscontrano nei bilanci di Palazzo Zanca numerose ed insuperate criticità, tanto che nell’ultima delibera, la numero 202, relativa appunto al rendiconto 2013, denunciano senza mezzi termini una «palese ed incontrovertibile condizione di crisi strutturale dell’ente».

Nella delibera n.202, la Corte dei conti suggerisce al Comune di Messina non solo di accelerare sulle misure di risanamento previste nel piano di riequilibrio ma anche di adottare «misure correttive minime di salvaguardia del bilancio …».

L’assessore alle politiche finanziarie nonché vice-sindaco Guido Signorino assicura e rassicura che il bilancio consuntivo 2014 sarà quello che segnerà la svolta, ma il documento contabile – i cui termini di approvazione sono scaduti il 30 aprile – non è ancora stato approvato neanche in giunta, nonostante – da mesi ormai – ogni settimana sembra essere quella giusta.

In assenza del bilancio 2014, l’ultimo rendiconto di riferimento, che fa da termometro della situazione finanziaria di Palazzo Zanca, è quindi il consuntivo 2013, di fatto bocciato dalla Corte dei Conti. La magistratura contabile ha anche deciso di mantenere chiusi i rubinetti, disponendo «quale misura interdittiva e inibitoria, il divieto di effettuare spese per servizi non espressamente previsti per legge».

Più passano i mesi, più la situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca diventa, quindi, complicata, e se molti consiglieri comunali hanno deciso di incassare la nuova mazzata inflitta dalla Corte dei Cinti senza reagire, la consigliera di area Pd, Antonella Russo (nella foto), ha deciso di affrontare la questione di petto e, passando subito dalle parole ai fatti, ha presentato agli uffici di Palazzo Zanca la delibera per chiedere l’invio degli ispettori ministeriale (VEDI QUI).

«Scopo ultimo della richiesta di intervento ai Servizi ispettivi di finanza pubblica – si legge testualmente nella proposta deliberativa – è quello di ottenere, da parte di tale Organo, a conclusione della sua istruttoria, l’ausilio tecnico diretto a far adottare al Comune di Messina tutte le più opportune e tempestive iniziative, finalizzate (ove ve ne siano ancora le condizioni di fatto e di diritto) a scongiurare l’ipotesi di dissesto finanziario».

Nell’atto che sarà sottoposto all’attenzione del Consiglio comunale, la consigliera Russo spiega che la sua richiesta di far arrivare gli ispettori da Roma scaturisce anche dall’atteggiamento scarsamente “collaborativo” assunto in questi due anni dall’esecutivo di Palazzo Zanca: «è prassi di questa Amministrazione comunale far approdare in Aula consiliare tali importantissimi documenti finanziari alla scadenza del termine fissato dalla legge, o dall’eventuale nominato commissario ad acta regionale (come già verificatosi per l’approvazione dei precedenti bilanci comunali), con ciò impedendo di fatto all’Organo consiliare di poter valutare adeguatamente ed approfonditamente i dati costituenti le singole voci di bilancio»

L’esponente del Civico Consesso invoca quindi «l’immediato intervento dei Servizi Ispettivi di finanza pubblica della Ragioneria generale dello Stato, affinché svolgano le necessarie verifiche ed adottino i provvedimenti correttivi», sollecitati – come abbiamo visto poc’anzi anche dalla Corte dei Conti.

La consigliera Russo ha deciso di andare fino in fondo sulla questione bollente e prioritaria dei conti comunali. Ma il compito più difficile arriva adesso: trovare colleghi disponibili a votare favorevolmente la sua delibera.

Danila La Torre

IN ALLEGATO LA DELIBERA PROPOSTA DALLA CONSIGLIERA RUSSO