Coronavirus

Coronavirus fase 2. Rientro a casa, Alitalia e i suoi prezzi alle stelle

La riapertura dei confini ai residenti ha determinato una vera e propria corsa all’acquisto dei biglietti ferroviari e/o aerei per il rientro a casa. “Ma mentre Trenitalia mantiene immutato il costo del biglietto – scrive una nostra lettrice, Maria Celeste Crisicelli -, Alitalia ha colto la ghiotta occasione per aumenti progressivi dei costi del viaggio”.

Qualche esempio: la tratta Milano – Catania (con scalo a Roma) delle ore 15.15 del 14 maggio ha fatto registrare in poche ore un aumento di 145 euro passando da iniziali € 127.62 a € 272,62 e, dopo mezz’ora, a 372,62.

Il volo del 15 maggio, stessa tratta, in appena due ore, da un costo iniziale di €152,62 è approdato ad un costo di 212.62 e subito dopo a € 242,62. Man mano che i posti disponibili diminuiscono, il costo sale.

Il sistema di collegamenti aerei per la Sicilia non riduce il disagio della condizione di insularità e non salvaguarda il diritto alla mobilità per continuità territoriale. Identica crescita del costo di biglietti si verifica anche in determinati periodi dell’anno (vacanze natalizie ed estive), per cui il rientro tra gli affetti familiari comporta una falcidia della 13esima mensilità propria o dei genitori.

Ma se la lievitazione dei prezzi da parte di compagnie low cost può trovare giustificazione in logiche di mercato (aumento della domanda = uguale aumento dei prezzi), appare disdicevole che ciò sia operato da  Alitalia, i cui piani di salvataggio sono stati finanziati da noi contribuenti.

(Maria Celeste Crisicelli)