Mentre prolificano i nuovi casi di contagi coronavirus ovunque a Messina e provincia, le strutture sanitarie si attrezzano. Ieri il direttore generale Paolo La Paglia ha incontrato il personale e i dirigenti dell’ospedale di Barcellona, dove ha fatto il punto sulle risorse disponibili, in vista di una eventuale seconda ondata che “stressi” gli ospedali.
Ad oggi ancora nessuno ospedale della provincia è saturo, né nelle terapie intensive né negli altri reparti demandati. A Barcellona non è stato ancora riattivato il Covid Hospital, attivo la scorsa primavera, ma l’incontro con il dg La Paglia è servito proprio a capire se e come può essere riattivato, se sarà necessario.
A Messina si parte dal Policlinico Universitario, dove oggi sono attivi 20 posti letto covid, ma si punta ad arrivare ad almeno 80 posti letto. A marzo scorso, in piena emergenza, il fabbisogno era di 85 posti letto. “Sono 80 posti già pronti – spiega il Rettore Salvatore Cuzzocrea – abbiamo le postazioni, la strumentazione ed anche il personale, e non servono adeguamenti strutturali”.
Cuzzocrea ieri ha sentito l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, che ha chiesto a tutte le altre strutture, cittadine e della provincia, di fare la propria parte, e farsi trovare pronti nei casi in cui servisse riattivare i reparti covid.
A Sant’Agata Militello, che serve il popoloso comprensorio nebroideo dove proprio in questi giorni sono esplosi i casi di contagio, non sono ancora partiti i lavori di adeguamento per aggiungere 6 posti letto alla terapia intensiva dell’ospedale.
I sindaci dei Nebrodi occidentali – da Mistretta a Santo Stefano di Camastra passando per Castel di Lucio – attendono ancora risposta per la riattivazione dei posti all’ospedale di Mistretta, già intasato dal focolaio Castel di Lucio.
Il risultato è che i Nebrodi ad oggi sono scoperti, non hanno assistenza di prossimità, e in caso di urgenza scatta la corsa delle ambulanze verso il Policlinico di Messina, non proprio dietro l’angolo.
Così è successo che il 73enne di Galati Mamertino cardiopatico e positivo al coronavirus, che due giorni fa ha accusato un attacco di cuore, è arrivato al Policlinico di Messina già morto, è spirato in ambulanza durante il viaggio.
Nel centro nebroideo che è zona rossa da ieri, i contagi sono arrivati a più di 134 casi, altri 19 potenziali contagiati attendono la conferma. Dopo la richiesta dell’amministrazione comunale è stata riattivata la guardia medica attiva 24 ore su 24. Il sindaco Nino Baglio, però, aveva chiesto un’ambulanza covid con 2 medici, che forse oggi arriverà, se pur senza personale medico.
“Il delegato Asp ha chiaramente detto che il personale della guardia medica deve visitare anche i malati covid – spiega il primo cittadino – ovviamente con la dovuta attrezzatura e i la tuta anti contagio. Adesso lavoriamo per potenziare la guardia medica, attrezzando altri 2, 3 posti letto e ottenendo delle dotazioni di ossigeno e altra strumentazione utile. In questo senso ho interloquito con la Prefettura di Messina, che si è impegnata, e cercheremo di coinvolgere tutte le attività di volontariato e beneficienza raggiungibili.”
In serata nel centro montano, ad esempio, sono arrivati un grosso carico di igienizzanti e mascherine, donate da un grosso commerciante orlandino, mentre ai club service ed alle farmacie che hanno dato la propria disponibilità a fare una donazione è stato chiesto di mettere a disposizione bombole di ossigeno e dotazioni per la respirazione. Attivo già da ieri anche un infermiere professionale dell’associazione San Leone di Longi che ha effettuato numerose visite domiciliari.
“Nel paese c’è un clima spettrale e il morale dei galatesi è basso. Le strade sono vuote e gli esercizi commerciali chiusi – racconta il vice sindaco Vincenzo Amadore – in una settimana siamo passati da centro covid free a zona rossa e certo le camionette dei militari e la Polizia in giro non aiuta. Capisco il clima di preoccupazione e paura di tutti, ma mi sento di rassicurarli. L’amministrazione è tutta mobilitata, ci stiamo attrezzando adeguatamente, momento dopo momento, e l’attenzione nei confronti del nostro paese c’è, dove abbiamo chiesto abbiamo ottenuto risposte concrete”.