Tirreno

Coronavirus. Milazzo, Formica: “Chiederò che Messina divenga zona rossa”. VIDEO

È con un messaggio video, che il sindaco di Milazzo Giovanni Formica interviene sull’emergenza coronavirus. Diverse le tematiche trattate, prima fra tutte quella riguardante l’attuale situazione di Messina e degli sbarchi nello stretto. L’ipotesi maggiormente al vaglio è quella di una limitazione degli spostamenti tra Messina e Milazzo, ma non solo.

Formica scriverà alla regione

«Chiederò al presidente della Regione –ha dichiarato Formica– di valutare la possibilità di dichiarare zona rossa la città di Messina alla stregua di altri comuni siciliani come Agira o Salemi prevedendo il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio. Infatti, nonostante il contagio sia sotto controllo nel milazzese e non vi siano casi gravi, tutti i posti letto a disposizione tra Milazzo e Barcellona sono occupati».

I comuni di Agira, in provincia di Enna, e Salemi, nel trapanese, sono stati dichiarati zona rossa dal presidente della regione Sicilia lo scorso 23 marzo. In entrambi i comuni non si potrà entrare ed uscire sino al 15 aprile, con l’eccezione di operatori sanitari e socio sanitari, il personale impiegato nell’assistenza dell’emergenza e gli esercenti di attività consentite sul territorio o di attività strettamente correlate a quest’ultime. Nei due comuni, inoltre, sono stati sospesi i servizi pubblici ad eccezione di servizi essenziali o di pubblica utilità.

La preoccupazione più grande, ha spiegato Formica, riguarda la mancanza di posti letto presso gli ospedali di Milazzo e Barcellona. «In questo momento –ha dichiarato ancora- ci sono i dieci posti nel reparto di “Malattie Infettive”, tutti occupati mentre in quello di Pneumologia su sedici ce ne sono disponibili solo due. A Messina si registra un focolaio particolarmente pericoloso, partito dalle strutture sanitarie, e se si continua così ne subiremo le conseguenze pure noi».

I pendolari della Raffineria

Formica si è poi soffermato anche sulla questione pendolari, con particolare attenzione ai dipendenti della Raffineria di Milazzo. Secondo quanto comunicato al primo cittadino mamertino, si tratta di 45 dipendenti.

«Ho chiesto ai responsabili della Raffineria di sapere il numero dei dipendenti pendolari –spiega Formica- invitando la direzione a farli rimanere a casa in questo periodo. Cercherò comunque di avere il quadro completo della situazioni di tutti gli spostamenti dalla nostra città al capoluogo e viceversa per tentare di bloccarli».

L’obiettivo principale, dunque, è di limitare o di bloccare quanto più possibile gli spostamenti tra Messina e Milazzo. Intanto un’altra questione viene posta sotto i riflettori, quella della sinergia tra le istituzioni. «Ad oggi –ha aggiunto il sindaco mamertino- non conosco il numero dei cittadini milazzesi ai quali è stato somministrato il tampone».