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Coronavirus Reggio Calabria, 5 persone sorprese a pescare incuranti dei divieti

Reggio Calabria, 20 marzo – Ieri, giovedì 19 marzo, una Motovedetta della Capitaneria di Porto, nell’ambito di una normale attività di monitoraggio e controllo dello specchio acqueo compreso tra il Comune di Scilla e l’abitato di Bagnara Calabria, ha accertato la presenza di cinque soggetti che a bordo di tre distinti natanti da diporto, erano intenti ad una battuta di pesca sportiva.

La pesca sportiva non è necessità primaria

I cinque soggetti svolgevano tale attività, incuranti dei provvedimenti restrittivi emessi per il contenimento della diffusione del virus Covid 19. Le disposizioni in materia, come noto, non contemplano la pesca sportiva tra quelle pimariamente necessarie e non giustificano lo spostamento a questo fine dal proprio domicilio (D.P.C.M. dell’08.03.2020). I cinque, che non hanno addotto alcuna legittima motivazione, sono stati deferiti, in stato di libertà, alla Competente Autorità Giudiziaria ai sensi e per gli effetti dell’art. 650 del c.p. .

Bisogna restare a casa

Sempre nel corso della predetta giornata, sono stati sequestrati una serie di
attrezzi da pesca illegali posizionati da ignoti, nello specchio acqueo antistate l’abitato di Scilla. Questo aspetto costituisca una chiara testimonianza del fatto che il divieto di muoversi dalle proprie abitazioni, evidentemente, non ha avuto il riscontro dovuto. Dalla Capitaneria di Porto ritengono doveroso evidenziare che, in questo preciso momento è indispensabile rispettare le prescrizioni governative e restare in casa. Per molti può essere difficile, soprattutto per chi è abituato ad andar per mare, ma è davvero l’unica soluzione per evitare contagi e dunque contenere il diffondersi del virus.