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Coronavirus, Taormina teme il tracollo turistico. Convocata unità di crisi

TAORMINA – La capitale siciliana del turismo teme gli effetti che il coronavirus potrebbe avere sull’industria delle vacanze e sull’economia sulla quale si regge il comprensorio.

Il Comune ha convocato in via permanente una Unità di crisi permanente allo scopo di “monitorare l’evoluzione degli eventi”. Il sindaco, Mario Bolognari, informerà “la Regione e il governo nazionale in merito alle proposte già amerse e quelle che saranno avanzate. Il coordinamento tra i diversi livello di governo – ritiene il primo cittadino – è essenziale”.

Alla riunione, che ha avuto luogo nell’aula consiliare di Palazzo dei Giurati, sono intervenuti vertici e rappresentanti del Parco archeologico, del servizio turistico regionale, dell’Azienda sanitaria provinciale, di Taormina Arte, TaoBuk e Taormina film festival.

Presto la convocazione di un tavolo tecnico

Albergatori, commercianti, agenzie di viaggio, tour operator, sindacati entreranno con un loro tecnico nel tavolo che sarà convocato già nelle prossime ore.

“Abbiamo riunito tutte le parti sociali di Taormina – sottolinea il sindaco – per fare il punto sulla situazione creatasi a seguito della impossibilità di raggiungere il nostro Paese, la Sicilia e la nostra città da parte di molti turisti. Abbiamo riscontrato una unanime volontà di rispondere con il lavoro, la creatività e la professionalità che hanno fatto di Taormina un brand famoso nel mondo”.

Nel corso del vertice è stata “constatata l’efficacia del dispositivo predisposto dalle autorità sanitarie”. Imprenditori, sindacati e tutte le organizzazioni intervenute hanno concordato con la proposta di aprire un tavolo tecnico nel quale “elaborare una strategia comunicativa immediata per rassicurare il mercato turistico sulla capacità di accoglienza, in sicurezza, dei turisti e dei visitatori nel corso del 2020”.

Si punta a fronteggiare una paventata crisi dalle conseguenze imprevedibili sotto il profilo economico.

L’appello di Federalberghi

Federalberghi riviera jonica, unitamente alle associazioni degli albergatori di Taormina e Giardini ha lanciato un appello alle amministrazione comuni dell’hinterland e alla Città metropolitana. Viene chiesto di “valutare azioni concrete di responsabilità, che mirino ad evitare il totale collasso del turismo nel nostro territorio”. Si propone “di intervenire sui tributi locali per una congrua riduzione, al fine di poter sostenere lo stato di crisi” determinata dall’emergenza in corso. Che sta “comportando un’automatica sospensione di fatto  di tutti i viaggi verso l’Italia e dall’Italia”. (Carmelo Caspanello)