Coronavirus

Coronavirus, un ristoratore: “Può stare vicino solo chi coabita. Noi presi in giro dal governo”

Pubblichiamo lo sfogo di un ristoratore a nome di gran parte della categoria in merito ad una delle tante assurde regole predisposte nei protocolli per la Fase 2. Al ristorante infatti (o al pub), i titolari sono obbligati a far sedere con distanze sociali non soltanto gli amici o i conoscenti ma PERSINO gli appartenenti alla stessa famiglia. Può stare vicino solo CHI COABITA. Pertanto nonni, ziii, cugini, fidanzati, cognati, persone che fino a un minuto prima e ad un minuto dopo si abbracceranno o comunque staranno vicini, dovranno essere separati al tavolo….. Probabilmente si costringeranno i ristoratori a chiedere un certificato di residenza…..

Vicini solo i “coabitanti”…..

In base alle disposizioni del governo questa è la sistemazione di un tavolo da 10 persone che “NON COABITANO”. Poco importa se sono amici, FIDANZATI, nonni con nipoti…..che magari fino all’istante prima di entrare dentro il locale erano abbracciati o sono arrivati in macchina insieme.

La distanza tra familiari…..


Va bene la distanza sociale tra persone che non si conoscono, ma perchè tra CONGIUNTI? Appena abbiamo saputo che potevamo riaprire e rivedere i nostri affezionati clienti siamo stati felicissimi di farlo; anche se, ci sentiamo presi in giro dal governo.
Rispettiamo comunque le regole che il governo ci impone malgrado non tutte condivsibili.b Sull’onda della positività che ci contraddistingue, nonostante tutto, abbiamo deciso di tornare a pieno regime aprendo da sabato 30 maggio anche a pranzo.

…Scusate lo sfogo (Ritrovo Catalano)