Coronavirus

Covid, MessinaServizi pronta per occuparsi dei rifiuti dei positivi. De Luca blocca tutto

MessinaServizi non si occuperà della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti dei positivi al Covid. Dopo più di una settimana di incontri, tavoli tecnici e riunioni per decidere come fare questo servizio, tutto era pronto per partire. Così era stato deciso durante l’ultimo vertice tra Comune, Asp e MessinaServizi nel pomeriggio. Già domani gli uomini della società comunale dei rifiuti sarebbero andati a raccogliere i rifiuti di 78 positivi al Covid, secondo l’elenco che gli era stato fornito dall’Asp di Messina.

Pronti a iniziare

Lo ha spiegato il presidente Pippo Lombardo durante la convulsa diretta Fb del sindaco De Luca. Lombardo non ha nascosto timori per l’avvio di questo nuovo servizio: «Sono più preoccupato che confortato, ci hanno dato un elenco parziale e manca totalmente quello dei rifiuti di tipo A1, cioè quello delle persone che si trovano in isolamento perchè hanno avuto contatti stretti con soggetti risultati positivi al virus. Questa mancanza di elenchi certifica il fallimento dell’Asp di Messina soprattutto nel tracciamento dei contatti. Noi però siamo pronti a iniziare perché siamo responsabili». Lombardo poi ha anche aggiunto: «Che però nessuno dica che finora la responsabilità di non avere iniziato è nostra o del Comune».

La questione rifiuti covid

Perché in effetti già dal 5 gennaio l’Asp di Messina comunicava al Comune di non essere più in grado di gestire il servizio di raccolta rifiuti dei positivi in città, visto il crescente numero di contagi. E, come prevede l’ordinanza regionale del presidente Musumeci, nel caso in cui l’Asp non riesce a ottemperare alle necessità deve subentrare il Comune. Che può scegliere se affidare i servizi a una o più ditte esterne o se gestirli con ditte proprie. De Luca, che aveva anche denunciato a muso duro i problemi di tanti cittadini positivi alle prese con l’inefficienza dell’Asp nella gestione dei rifiuti, ha deciso che sarebbe stata MessinaServizi a occuparsene.

Da quel giorno si sono succedute una serie di riunioni. Sindaco e presidente Lombardo hanno sempre puntato l’attenzione su questi elenchi necessari a effettuare i servizi, chiedendo elenchi certificati e definitivi. Che però, da quanto sostengono, non sono mai stati forniti. Nel frattempo i giorni sono trascorsi e finalmente sembrava essere sul punto di iniziare. De Luca però ha deciso di ribaltare tutto.

Il no improvviso di De Luca

Nonostante gli accordi presi da MessinaServizi e Asp, il primo elenco fornito, le squadre pronte e attrezzate per questa tipologia di servizio, così ha spiegato Lombardo, il sindaco ha deciso che non se ne fa nulla. Sempre durante la sua diretta, dopo aver detto che ritirerà la sua ordinanza che in questi giorni ha scatenato più confusione che altro, ha detto anche che il Comune di Messina non farà nessun servizio in collaborazione con Asp. Neanche quello di assistenza che doveva partire con la Messina Social City.

«MessinaServizi lascerà le famiglie positive nei rifiuti. Noi il cerino in mano non ce lo prendiamo. Scriviamo alla commissaria per l’emergenza dell’Asp e ci rifiutiamo di fare questo servizio. Senza elenchi certificati e asseverati noi non faremo nulla. Dobbiamo iniziare per poi farci buttare addosso anche queste colpe? Noi non abbiamo scudi che ci proteggono».

Le responsabilità

Una presa di posizione che ha spiazzato anche il presidente Lombardo che fino a poco prima aveva concordato e definito tutto con l’Asp, nonostante le difficoltà e le incertezze. Lombardo è rimasto in silenzio. De Luca, con un atteggiamento irruento e poco istituzionale, ha detto chiaramente che il Comune se ne lava le mani. Dimenticando, o forse no, che c’è un’ordinanza regionale a dire che è competenza e responsabilità del Comune occuparsi di questo servizio se l’Asp non riesce a espletarlo. Non sarà MessinaServizi? Deve affidarlo ad altre ditte. Ma non può dire che lascia tutto all’Asp. Infatti, durante la diretta, ha poi aggiunto: «Se il Prefetto ci impone di svolgere questo servizio che ci diano questi elenchi certificati e non carta igienica. Perché sulla base della carta igienica noi non facciamo nulla».

E adesso?

Una decisione che sicuramente avrà degli strascichi perché il sindaco in questo caso non può girarsi dall’altra parte come se il problema non fosse di sua competenza. Resta il mistero di questi elenchi forniti dall’Asp. Che ci siano delle falle è fuori dubbio: nelle scorse settimane abbiamo raccontato decine di storie di positivi abbandonati in casa tra la spazzatura. La stessa ditta che si è occupata del servizio per conto dell’Asp ha segnalato queste mancanze. Di certo c’è che siamo in emergenza e questa è forse la fase più critica che Messina sta vivendo da inizio pandemia. Non si può continuare a improvvisare, come l’Asp ha dimostrato di aver fatto troppo spesso, né tantomeno pretendere certificazioni e asseverazioni di elenchi che inevitabilmente cambiano di giorno in giorno perché magari qualcuno guarisce e qualcuno invece diventa positivo. Nel frattempo, in mezzo alle liti, alle riunioni, alle urla e ai fuori programma, tanta gente aspetterà mentre la spazzatura si accumula.