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Covid. “Si rimborsi la tassa governativa regionale ai cacciatori siciliani”

Il responsabile regionale Ugl del dipartimento caccia Cosimo Giannetto, d’intesa con il segretario regionale Ugl Giuseppe Messina, si attiveranno in ogni utile iniziativa affinché venga rimborsata la tassa governativa regionale ai cacciatori inerente la stagione venatoria 2020-2021.

“I motivi che ci portano ad avanzare tale richiesta – spiega Giannetto – sono diversi. L’attività venatoria in Sicilia era già in calo, a causa dei ricorsi avverso il Calendario venatorio di parte ambientalista. Nella sostanza oltre a ritardare l’apertura o addirittura determinando la chiusura in attesa di pronunciamento del Tar che poi in effetti è arrivato avendo trovato terreno fertile nell’assenza di una seria attività di monitoraggio e censimenti atti a stabilire la densità di popolazioni delle specie, in particolare del coniglio selvatico. In Sicilia – aggiunge il sindacalista – contiamo un numero potenziale di cacciatori in base all’indice massimo di densità venatoria di circa 48mila e 166 unità, ma il numero di cacciatori residenti in Sicilia che hanno ritirato il tesserino venatorio nell’anno 2019 è pari a 25.529 unità, circa il 47%. Ciò conferma il trend negativo rispetto alle 150.000 di nemmeno 10 anni fa per quanto riguarda la stagione venatoria in corso 2020-2021 a seguito della pandemia ed i relativi Dpcm con le restrizioni di movimento, i cacciatori non hanno usufruito degli Atc di appartenenza o di quelli da loro scelti. Inoltre molti cacciatori sono residenti in Comuni che non hanno aree dove si può praticare l’attività venatoria – conclude Giannetto – per cui hanno pagato regolarmente le tasse di concessione governativa sia regionale che statale”.