Coronavirus

Covid Sicilia. Lo strano caso dei 63mila tamponi rapidi tutti negativi

Il 10 gennaio si è registrato in Sicilia il picco massimo di positivi in rapporto ai tamponi, il 19.8 %. Nei giorni seguenti la percentuale si è abbassata ma non di molto: 18.2 % l’11 gennaio, 17.8 % il 12 gennaio, 18.7 % il 13 gennaio, 17.4 % il 14 gennaio.

Il bollettino ufficiale

Dal 15 gennaio si cambia e la percentuale scende all’8.1 %. Improvviso crollo dei contagi? Purtroppo no. Più semplicemente, dal 15 gennaio, il Ministero della Salute ha deciso di inserire nel conteggio non più solo i tamponi molecolari ma anche quelli rapidi perché ritenuti altrettanto validi. Una novità che falsa il paragone coi giorni precedenti.

Le percentuali siciliane degli ultimi giorni

Per questo, pur riportando anche i dati dei tamponi rapidi, abbiamo continuato a conteggiare la percentuale di positivi solo in riferimento ai molecolari perché è così che si può valutare la variazione dei contagi. Così dal 17.4 % del 14 gennaio si è passati al 18.5 % del 15 gennaio, al 18.9 % del 16 gennaio e al 15.8 % del 17 gennaio. L’ultimo dato, dunque, riporta un calo di 3 punti percentuale, che si spera non sia un fuoco di paglia ma l’inversione della tendenza.

Zero casi da tamponi rapidi in 12 regioni

La percentuale nazionale dell’ultima settimana si attesta intorno al 9 %, cioè la metà di quella siciliana, domenica esclusa, che resta comunque 6 punti e mezzo sopra. Anche per il dato nazionale, ovviamente, vale la novità dei tamponi rapidi oltre a quelli molecolari. Ma succede che in ben 12 regioni su 21 (in realtà quelle italiane sono 20 ma il dato del Trentino e dell’Alto Adige viene calcolato diviso) si registrano 0 casi identificati da test rapido, nonostante l’unica regione in cui non siano conteggiati tamponi rapidi sia la Sardegna. In Toscana, poi, sarebbero stati individuati 3 casi su 13.500 tamponi rapidi, cioè lo 0.02 %.

In Sicilia zero su 63mila, l’evidente anomalia

La Sicilia rientra tra le 12 regioni con 0 casi individuati dai tamponi rapidi, nonostante siano 63.662 in tre giorni. E’ un’evidente anomalia perché è praticamente impossibile che siano tutti negativi. A Messina, ad esempio, prendendo a riferimento l’area del Gasometro, cioè la più grande dove si effettuano i tamponi rapidi, una media di 800 al giorno che in periodo natalizio ha toccato punte di 1500 test al giorno, la percentuale di positivi si aggira intorno al 5 %. Cioè più bassa rispetto a quella dei test molecolari ma lontana dallo 0 riportato dal bollettino ufficiale del Ministero della Salute.

I positivi al rapido confermati dal molecolare?

Tra le ipotesi, quella che i positivi al test rapido vengano conteggiati come positivi una volta che arriva la conferma anche dal test molecolare. Ma a quel punto i positivi verrebbero indicati tra quelli al rapido o al molecolare? In 9 regioni su 21 sono indicati anche i positivi al rapido e, in tutta Italia, il numero di positivi è rimasto praticamente uguale da quando sono contati molti più tamponi, così il dato del bollettino ufficiale resta anomalo.