Politica

De Luca: “Il mio volo a Roma e la strategia vincente per diventare sindaco di Sicilia”

MESSINA – Un volo a Roma per parlare con gli esponenti politici nazionali e una conferma degli scenari regionali. “Che fatica ma che soddisfazione lavorare da ottobre per scegliersi gli avversari politici. Siamo a luglio e Nello Musumeci e Caterina Chinnici, per centrodestra e centrosinistra, si profilano come i miei avversari. Potrebbe pure nascere un quarto polo e tutto concorre per fare eleggere Cateno De Luca sindaco di Sicilia”.

Ormai ci ha preso gusto. Dopo la vittoria a Messina con Federico Basile sindaco, il leader di Sicilia Vera e candidato alla presidenza della Regione siciliana ha raccontato le sue strategie, nella conferenza stampa di ieri a Messina, e si dice convinto che il quadro si sia compiuto.

Ecco le prime due liste ufficiali schierate: “De Luca sindaco di Sicilia-Sud Chiama Nord Giarrusso” e “Sicilia Vera-Rinascimento Sgarbi”.

“Ai leader nazionali la Sicilia interessa solo per valutare l’effetto sulle elezioni nazionali”

Mentre lancia da domani a Palermo la campagna di “reclutamento” dei candidati all’Assemblea regionale, si dice convinto che tutto proceda per la sua elezione: “Sul tavolo c’è l’alleanza per le politiche: ai vari personaggi romani, da Giorgia Meloni ad altri, non interessa nulla della Sicilia. Il loro tema è l’effetto che la Sicilia avrà sulle dinamiche nazionali”.

Continua il politico: “Tutto procede al meglio: Sud chiama Nord (leader nazionale l’europarlamentare Giarrusso e regionale lo stesso De Luca, n.d.r.) sarà l’ago della bilancia nelle politiche e tutto gioca a mio favore: gli avversari ideali di Cateno De Luca sindaco di Sicilia sono Musumeci e Chinnici. Non è stato facile lavorare per questo risultato, facendo scatenare le contraddizioni e le faide sopite all’interno del centrodestra. Quanto al centrosinistra, è in ritardo e sta procedendo come previsto”.

Con la Lega e Sammartino nessun accordo”

Quanta fatica, quanti caffè, quante strategie: De Luca accenna alle sue operazioni con il compiacimento di chi vede realizzarsi i suoi obiettivi. ““Il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi sta producendo gli effetti sperati. Nello Musumeci sarà ricandidato e il centrosinistra punta su Caterina Chinnici: esattamente quello che volevamo. Per quanto riguarda il deputato regionale Luca Sammartino, che potrebbe confluire in un possibile quarto polo – aggiunge il candidato – non ci potrà mai essere alcun accordo politico. Si tratta di un deputato uscente e le nostre posizioni politiche risultano differenti”.

Precisa l’ex deputato regionale: “Nessun accordo neanche con la Lega, che è alleata con Musumeci. Quello che è successo a Messina è una parentesi locale. Nino Germanà non aveva mai espresso un assessore al Comune di Messina e l’alleanza con Prima l’Italia è stata tecnica. Quanto a Salvini, lui deve seguire la linea della coalizione che sostiene il governo Musumeci”.

L’ex sindaco conferma il suo ruolo fuori dagli schieramenti tradizionali: “Oggi noi siamo i profumieri della politica. Ci cercano tutti ma diciamo no a tutti. In queste settimane ci hanno offerto qualunque cosa, dalla vicepresidenza all’assessorato, ma non mi interessa fare accordi. Restiamo fedeli al nostro progetto: cacciare la banda Bassotti della politica”.

“De Luca sindaco di Sicilia e nessuna maggioranza in aula: con le liste arriveremo al 41 per cento”

De Luca lo dice in modo chiaro: “Ho trasformato le amministrative a Messina in una competizione a turno unico come prova generale per le regionali. Ora agiremo come se fossimo alle stesse amministrative. Intendiamo raggiungere, come liste, il 41 per cento. Un 25 per cento dalle liste principali e circa 16 da quelle di testimonianza. Lo schema ideale è composto da nove liste, la trinità per tre. Il massimo sarebbe arrivare a dieci liste. Come a Messina, con due principali, le liste di testimonianza saranno decisive”.

“A Messina 108 candidature e i consiglieri comunali disponibili”

“Abbiamo già 108 candidature su Messina – rivela De Luca – e i nostri consiglieri comunali sono disponibili a candidarsi. Il nostro è un lavoro di squadra. Lavoriamo concentrandoci sulla figura del candidato sindaco di Sicilia e avviamo il tour elettorale sabato da Palermo. Avremo adesioni importanti di molti sindaci. Sicilia Vera è la struttura regionale di Sud Chiama Nord e sempre più si sta radicando. Ribadiamo il no ai deputati uscenti. Abbiamo rifiutato già 16 candidature. Solo nel caso del deputato regionale e sindaco Danilo Lo Giudice, va fatta una valutazione se candidarlo alle nazionali o fare una deroga per le regionali”.

“Nessuno avrà la maggioranza in aula e a livello nazionale saremo l’ago della bilancia”

“Di sicuro – ribadisce il leader di Sicilia Vera – dalle elezioni regionali si aprirà una nuova stagione politica. collegata a quella nazionale. Ecco che si conferma l’elemento strategico del progetto autonomista lanciato con Dino Giarrusso, Sud chiama Nord, perché sarà l’elemento che, subito dopo le regionali, ci consentirà di definire le maggioranze in aula e il quadro di alleanze in ambito nazionale. Io sono stato a Roma per qualche ora: sono tutti disponibili a fare accordi con noi e il dialogo lo sta seguendo Giarrusso. Non abbiamo problemi di apparentamento per le politiche: un sondaggio Swg ci dà sopra il 3 per cento come percentuale di voto. Ssaremo l’ago di bilancia in ambito nazionale e le regionali, come opinione e orientamento, condizioneranno le politiche”.

“L’obiettivo di destrutturare le coalizioni e il suicidio del centrosinistra con le primarie il 23 luglio”

Per De Luca, l’operazione di “destrutturare le coalizioni sta procedendo. E se il centrodestra, tra aspiranti presidenti e lotte interne, si trova a dover confermare Musumeci, il centrosinistra si suicida facendo le primarie il 23 luglio. Sono tutti in ritardo e io corro spedito. Il voto disgiunto e l’eventuale quarto polo mi faranno volare. Che significa i profumieri della politica? La capacità di essere desiderato da tutti e non concedersi a nessuno. Ciò che ha fatto saltare tavoli e pronostici”.

Il candidato alla presidenza conferma il no al centrodestra: “Armao, Lagalla… Si sono ritirati in tanti dalla candidatura. Pensavano anche con De Luca di trovare la proposta giusta. In un tavolo del centrodestra, un pezzo dello schieramento ha detto: «Proponiamolo come candidato dell’intera coalizione pur di mantenere certe posizioni». Da qui il nostro diniego. Qualunque promessa con me non funziona”.

“Noi opponiamo un rifiuto in coerenza con il percorso che abbiamo iniziato ma la strategia nostra è quella di destrutturare questi contenitori politici. Cosa che sta matematicamente succedendo. Il dato di Messina dimostra che non è vero che De Luca prende più voti dal centrodestra, bensì dall’elettorato 5 Stelle e da una parte di quello Pd. Elettorato che vede De Luca come interlocutore affidabile. E questo farà saltare altri equilibri nel centrosinistra”.

“Quarto polo e voto disgiunto mi faranno volare”

Annuncia un sempre più tonico De Luca: “A Roma ci sono stati una serie di incontri tra Carlo Calenda e l’ex assessore regionale Massimo Russo. In queste ore, c’è chi sta lavorando per approfittare della frattura nel centrodestra. Si tenterà un’operazione alla Lombardo (ex presidente della Regione siciliana e riferimento dell’area centrista, n.d.r.). Quello che evidentemente stanno sottovalutando, ancora una volta, è che questa mossa finirà per agevolarmi. Così come, a queste regionali, ci sarà il boom del voto disgiunto”.

Come anticipato, parte domani da Palermo il tour del candidato alla presidenza della Regione Siciliana De Luca. Un tour nelle nove province siciliane per illustrare il progetto politico di Sicilia Vera, con le prime due liste.

Nel corso di una conferenza stampa, in programma alle ore 10.30 presso il ritrovo Santoro in Piazza Indipendenza, il candidato illustrerà la strategia elettorale. Saranno presenti anche Ismaele La Vardera, portavoce di Sicilia Vera e presidente di Sud Chiama Nord, e l’europarlamentare Dino Giarrusso, segretario federale del nuovo partito autonomista.