Cronaca

Dopo la black list degli sciatori spunta quella delle pasticcerie a rischio salmonella. Vergogna

La tattica del nemico, delle black list false, modificate ad arte per colpire il rivale. La calunnia è un venticello ed a Messina soffia spesso e volentieri. Così come in quarantena è stata diffusa la black list falsa degli sciatori (tra i nomi in elenco c’erano tantissimi che la neve la detestano persino), adesso via whatsapp si sta diffondendo quella delle pasticcerie a rischio salmonella.

Non abbiamo i nomi

Ricordiamo ancora una volta la regola deontologica che vieta ai giornalisti di diffondere i nominativi, che peraltro NON CI SONO STATI FORNITI DALL’ASP A TUTELA DELLA PRIVACY. I leoni da tastiera possono continuare ad insultare i giornalisti liberamente, ma non siamo noi a non volere pubblicare nomi che peraltro, ripeto, NON ABBIAMO. In questi casi tra l’altro si incorre nel rischio di successiva querela da parte dell’esercente finito nel mirino dei controlli, con conseguenti accuse di danni all’immagine e richieste di risarcimenti.

Black list strumento di fango

Ma al di là dell’impossibilità oggettiva di fare i nomi dei locali interessati agli accertamenti ed alla chiusura, quello che più fa orrore ed è indegno di una comunità civile è il diffondersi sui social di black list nelle quali inserire anche il nome del “rivale” di turno. Tempostretto non si presterà a quest’indecenza, né si farà strumentalizzare. Va da sé che già 3 delle attività finite nell’elenco hanno già dato mandato ai legali per tutelarsi sotto tutti i profili e si arriverà anche alla fonte originaria del messaggio. Un giorno, forse, speriamo, Messina diventerà una comunità civile nella quale i concorrenti si battono sotto il profilo della qualità e non della calunnia.

“Rimango esterrefatto – dichiara il direttore dell’unità complessa di igiene degli alimenti dell’Asp Santi La Macchia – rispetto a queste notizie che si stanno propagando sulla rete. D’intesa con il Direttore del dipartimento di Igiene pubblica dell’Asp, smentiamo categoricamente nuovi casi di salmonellosi riscontrati in locali del centro città. L’unico si riferisce ad una pasticceria del centro-nord della città in cui sono stati riscontrati casi il 19 e il 24 giugno scorsi. Vogliamo tranquillizzare quindi la gente, rispetto a queste notizie che stanno circolando in maniera incontrollata e che colpiscono attività che nulla hanno a che vedere con i casi di salmonellosi. Ho letto pure io i nomi dei locali e devo dirle che se dovessi prendermi un gelato a Messina andrei al ritrovo Santoro di Piazza Cairoli“.