Politica

Faraone: “Musumeci vuole essere simpatico a Salvini. Governo stia dalla parte dei sindaci di frontiera”

“Di Musumeci, che vuole solo accattivarsi le simpatie di Salvini, fregandosene dei siciliani, non m’importa un tubo. Ciò che mi interessa è dare una mano ai sindaci di frontiera”. Davide Faraone – presidente dei senatori di Italia Viva – va giù pesante e dal suo blog alimenta il dibattito sull’ordinanza del Governatore relativa ai migranti e alla chiusura degli hotspot. L’attenzione viene puntata sui sindaci di frontiera: “Perché sono loro – sbotta Faraone – quelli che si trovano a gestire un’emergenza enorme. Sono loro che non possono permettersi giochini politici e ordinanze farlocche. Hanno di fronte una realtà che è ben più grave delle dispute ideologiche e della propaganda”.

“Le frontiere non vanno chiuse ma controllate”

Il presidente dei senatori di Italia Viva precisa: “Parlo di Totò Martello, sindaco di Lampedusa; Roberto Ammatuna, di Pozzallo; Giacomo Tranchida, Trapani; Cettina Di Pietro, Augusta e di tanti altri primi cittadini della mia Sicilia. Gli hotspot (unico luogo adibito ad accogliere i migranti dopo la chiusura degli Sprar con i decreti sicurezza) – sono stracolmi e il governo nazionale non può pensare a nuovi campi profughi né a Vizzini né in nessuna altra parte della Sicilia. Serve umanità, solidarietà. Serve che il nostro Paese e l’Europa – aggiunge Faraone – non voltino le spalle ai siciliani. Serve sicurezza alle frontiere, che non vanno chiuse ma devono essere controllate. È questo governo nazionale che può e deve dare una risposta ai sindaci e ai siciliani. Perché Musumeci ormai si sta sempre più “crocettizzando”. È diventato esperto in conferenze stampa e comparsate tv, mentre farebbe bene ad occuparsi dei tamponi – conclude il senatore – di far misurare la temperatura a chi sale e scende dai traghetti e dagli aliscafi. Dai treni e dagli aerei”.