Lavoro

Faro 85, nel decreto regionale c’è anche il Don Orione. “Un sospiro di sollievo”

MESSINA – Il 29 aprile avevamo parlato di vertenza verso il lieto fine. Ora è fatta: i lavoratori della Faro 85 “possono tirare un sospiro di sollievo”. 52 operatori che si occupano, 24 ore su 24, di 40 pazienti disaili, alcuni gravissimi. A confermare la svolta sono Cisl Fp Sicilia, Cisl Fp territoriale e Ust Cisl di Messina. I sindacalisti annunciano che, dopo mesi di battaglie e grazie alla collaborazione del manager Asp Cuccì, è stato “pubblicato il decreto assessoriale con il quale si ripartiscono le somme stanziate tra le strutture accreditate di tutta l’isola. Tra di esse, ovviamente, anche la struttura del Don Orione gestita dalla cooperativa Faro 85”.

“Adesso – hanno proseguito – manca solo un ultimo passaggio presso l’Asp di Messin e poi tutti i lavoratori percepiranno quanto loro dovuto. Una vittoria per i lavoratori, per gli ospiti della struttura e per le loro famiglie, ma soprattutto per l’intera città”.

La Regione Siciliana, nel decreto, ha messo a disposizione 10 milioni di euro in più per tutte le strutture siciliane. A Messina è toccata una quota di oltre quattro milioni di euro. Dal 2021 la Cooperativa sociale “Faro 85” opera all’interno della struttura religiosa, con assistenza h24.

La giornata tipo dei “ragazzi” della Cooperativa Faro 85

Dalla mattina alla notte, tutti i giorni, 52 operatori si occupano dell’igiene personale di 40 pazienti. Poi la colazione nella sala comune e poi le attività. Sono divisi in gruppi di lavoro: ci sono i disabili gravissimi, che sono seguiti in un determinato modo, e ci sono quelli meno gravi, ai quali sono riservati laboratori di arte, lettura e attività psicomotorie. Ognuno di loro ha un obiettivo quotidiano, un compito da portare a termine, in pochissimi rimangono nelle loro stanze.