cronaca

Femminicidio Ale Musarra, si va avanti con la stessa accusa per Cristian

No al cambio di imputazione per Cristian Ioppolo, che rimane accusato di aver strangolato la ex fidanzata Alessandra Musarra, il 7 marzo di 2 anni fa.

Il “colpo di scena” è arrivato all’udienza di stamane del processo, e lo ha scritto la Corte d’Assise presieduta dal giudice Massimiliano Micali, che ha emesso una nuova ordinanza, precisando che quella che l’Accusa alla scorsa udienza aveva qualificato come una nuova imputazione, ricevendo inizialmente il placet dei giudici, è in realtà una specifica del capo di imputazione, che rimane il medesimo e con quello si va avanti.

Soffocamento e strozzamento, quindi, l’accusa per Cristian, non strangolamento e percosse, ma sempre come una specificazione dell’imputazione principale di omicidio volontario e non come nuova imputazione.

Dal punto di vista sostanziale cosa cambia? La difesa di Cristian, rappresentata dall’avvocato Alessandro Billè, non ha a questo punto spazio per invocare termini a difesa e produrre nuovi elementi da portare alla valutazione della Corte, non può richiedere di accedere al rito abbreviato – che consentirebbe di ottenere uno “sconto della pena” fino ad un terzo del massimo previsto. Possibilità che sembrava invece essersi aperta alla scorsa udienza.

L’avvocato Billè comunque sin qui non ha mai chiesto riti alternativi, neppure in udienza preliminare, né aveva preannunciato di volerlo fare, alla scorsa udienza. Si va avanti col dibattimento, quindi, fissato al 21 aprile prossimo. Poi, se non emergeranno altre novità, la Corte potrebbe chiudere il dibattimento e chiedere ad Accusa, difesa e parti civili di rassegnare le proprie conclusioni, infine decidere. Se il calendario sarà rispettato, la sentenza per Cristian arriverà quindi a breve.