Processo bilanci, il Comune vuole essere ammesso tra le parti civili

E' stato aperto ma subito rinviato al prossimo autunno il processo sui bilanci del Comune di Messina tra il 2009 e il 2011.

I giudici, oggi, avevano una serie di udienze troppo lunga per potersi dedicare ad una udienza che si annunciava impegnativa, visto che quasi tutti i difensori hanno annunciato che proporranno questioni preliminari. E sono state anche ventilate più di una richiesta di costituzione di parte civile.

Al banco dell'accusa, invece, era assente il Pubblico Ministero che ha coordinato tutta l'indagine, il sostituto Antonio Carchietti, impegnato come applicato in Corte d'Appello e oggi sostituito dalla collega Annalisa Arena. La Corte ha quindi aggiornato al prossimo 27 ottobre.

Quel giorno le prime questioni che verranno trattate saranno appunto le richieste di costituzione di parte civile. Il Comune di Messina ha dato mandato all'avvocato Carmelo Picciotto di curare la propria posizione, ed oggi il legale si è presentato regolarmente in aula. Chiederanno di essere ammesse anche alcune associazioni di consumatori.

L'avvio del processo sarà poi caratterizzato dalla discussione su un'altra questione: la consulenza tecnica del dottore Vito Tatò, nel frattempo scomparso. Il suo dossier sui conti di Palazzo Zanca è il fulcro dell'accusa, già in parte "azzoppata" in udienza preliminare. La consulenza è nel fascicolo del pubblico ministero, e non è automatico, a questo punto, che entri nel processo. Improbabile che resti fuori dal dibattimento ovviamente, ma dovranno essere a questo punto superate una serie di questioni procedurali. E anche su queste è probabile che ci sarà battaglia tra pubblica accusa e difese.

Alessandra Serio