cronaca

Flop elezioni, si corre ai ripari. Ma a Messina gli scrutatori ancora senza compenso

MESSINA – A fine settembre le politiche, poi le regionali. Ma in Sicilia il rischio che si vada verso un altro election day è concreto. Come evitare il nuovo flop, dopo quello delle scorse amministrative? A Messina, dopo la corsa alla ricerca di presidenti di seggio e scrutatori causa pioggia di rinunce, i quasi 20 giorni che sono serviti per avere i risultati definitivi del consiglio comunale, Corte d’Appello, comitato dei presidenti di seggio e Prefettura provano a correre ai ripari. Coinvolgendo anche l’Università.

E’ proprio tramite UniMe, infatti, che verranno realizzati dei momenti formativi rivolti a potenziali scrutatori e presidenti, per evitare che arrivino ai seggi soggetti alle prime armi, coi risultati che sono stati sotto gli occhi di tutti, un mese e mezzo fa.

La convenzione è in dirittura d’arrivo e mira a far partire i primi corsi, proposti a suo tempo dalle sigle dei presidenti di seggio, già ai primi di settembre. L’Ateneo sarà coinvolto non soltanto sotto il profilo della didattica: l’obiettivo è infatti coinvolgere gli studenti delle materie giurisprudenziali e amministrative, così da ingrossare le fila degli elenchi di potenziali componenti dei seggi con personale competente.

Intanto, però, resta il nodo compensi. Scrutatori e presidenti impegnati all’ultima tornata, infatti, devono essere ancora pagati. L’ufficio ragioneria del Comune aveva indicato come data probabile per l’erogazione dei compensi la fine del mese di luglio, ma il termine è già slittato alla fine del mese di agosto, almeno stando alle notizie informali ricevute da chi è andato a “bussare” a Palazzo Zanca per avere informazioni.