cronaca

Fotovoltaico col trucco a Montalbano, sospeso l’ing. La Fauci. Nomi e dettagli

E’ stato sospeso per un anno dall’esercizio della professione Salvatore La Fauci, l’ingegnere messinese denunciato dalla Guardia di Finanza di Patti nell’inchiesta sulle presunte truffe all’Unione Europea con le richieste di contributi destinati alle energie rinnovabili.

In particolare secondo la tenenza di Patti, ai comandi del Capitano Davide Aquino, dietro la truffa ci sarebbe proprio La Fauci che, oltre ad aver fornito una serie di fatture utilizzate dall’impresa di Montalbano Elicona per richiedere i contributi, è stato il consulente progettuale della pratica presentata per ottenere i fondi comunitari.

Indagato anche il titolare dell’impresa agricola che ne ha beneficiato, il montalbanese Andrea Avellino, e la catanese Maria Costante della Gimeli srl, azienda che ha staccato fatture all’impresa di Avellino per oltre 70 mila euro.

L’ipotesi dei finanzieri, condivisa dalla Procura di Barcellona – guidata dal procuratore Capo Emanuele Crescenti – nasce dall’esame della documentazione del progetto, dagli incartamenti presentati per ottenere i contributi alle fatture allegate, incrociate con gli accertamenti contabili sui movimenti di Avellino, che dopo aver ottenuto il contributo ha “girato a se stesso” una serie di assegni e bonifici per “rientrare” della differenza tra il contributo stesso e l’investimento effettuato realmente, facendo perdere le tracce della provenienza del denaro.

Alla base dell’inchiesta anche le dichiarazioni dello stesso ingegnere messinese, già coinvolto nell’operazione Malaffare, condotta dalla stessa Tenenza di Patti su una serie di truffe all’Agea a Montalbano. Anche in virtù di questo precedente, per il professionista messinese oltre alla denuncia è scattato oggi il provvedimento di interdizione temporanea dalla professione.

I sospetti delle fiamme gialle riguardano in particolare la società Enerplanet, con sede a Malta, attiva nel settore del fotovoltaico. Utilizzando la sostanziale identicità tra i nomi di due sigle societarie diverse – una delle quali una semplice “scatola vuota”, secondo gli investigatori – La Fauci avrebbe presentato false attestazioni per fornire fatture che sono servite all’azienda di Avellino per “gonfiare” la richiesta di contributo, ottenendo così più denaro di quello speso per acquistare l’impianto fotovoltaico e il biotrituratore, oggi sequestrati.